Skymetro, l’ex ministro Giovannini difende l'opera: “Soluzione ottimale dopo studi approfonditi, importante non perdere finanziamenti“

di Roli

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L'opera era stata finanziata proprio grazie al lavoro dell'ex ministro del Governo Draghi: "Ovviamente è una scelta politica, la discussione è corretta"

Skymetro, l’ex ministro Giovannini difende l'opera: “Soluzione ottimale dopo studi approfonditi, importante non perdere finanziamenti“

L'ex ministro Enrico Giovannini sta con lo Skymetro e offre quindi un assist candidato sindaco del centrodestra Pietro Piciocchi. A margine di un evento a Palazzo Ducale ha spiegato che "quando il Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili decise di finanziare questo progetto facemmo studi molto approfonditi e ritenemmo che questa fosse la soluzione ottimale per portare Genova verso una mobilità sostenibile". Giovannini però non chiude la strada al tram, "ovviamente è una scelta politica, la discussione è corretta. Quello che è importante è non perdere i finanziamenti". L'opera era stata finanziata ai tempi del Governo Draghi ma Giovannini ha fatto parte anche del Governo Letta e per questo è stato sempre considerato vicino al centrosinistra, inoltre il suo lavoro a favore dell'ambiente è sempre stato utilizzato dalla giunta come argomento per difendere la sostenibilità dell'opera.

Skymetro - L'ultimo aggiornamento sul tracciato è arrivato a metà marzo. Si tratta del quarto progetto per l'opera, che è stata spezzata in due lotti: il primo andrà da Sant'Agata (qualche decina di metri dalla stazione di Brignole) a Ponte Carrega, la conclusione dei lavori è prevista nel 2030; per arrivare a Molassana bisognerà attendere il prolungamento, ovvero il secondo lotto, con fine lavori nel 2033. Ancora in fase di progettazione il prolungamento fino a Prato. Ma col nuovo progetto arrivano anche nuovi costi: dai 398 milioni iniziali si è passati a 585, quasi il 50% in più. Piciocchi ai tempi aveva ostentato sicurezza: "Abbiamo un termine di 5 anni per questo primo lotto che sono i tempi stabiliti dal finanziamento, il che non vuol dire che non si possa anche comprimere i tempi - aveva dichiarato -. Un'opera di questo tipo può essere realizzata in tre anni, ma noi abbiamo una finestra di cinque. Il secondo lotto è progettato a livello esecutivo, quando sarà finanziato avremo indicazioni anche su questo. Il fatto che oggi sia finanziato un primo lotto non vuol dire che si lavorerà in sequenza. Oggi c'è un'ipotesi al 2033 ma è teorica, abbiamo tutti i presupposti per cercare di accelerare". Ma la quarta versione del progetto ha fatto discutere soprattutto per l'abbattimento dell'istituto Firpo e la sua ricollocazione in piazza Giusti.

Opposizioni, comitati e polemiche - Dopo l'ultimo parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, che ha richiesto ulteriori integrazioni e chiarimenti sul progetto, opposizioni  e comitati sono tornati alla carica. Il comitato Opposizione Skymetro - Val Bisagno Sostenibile con una lettera sosteneva che i 400 milioni potessero essere utilizzati anche per altri sistemi di trasporto. Il comitato, dopo aver citato puntualmente e con precisione le leggi di riferimento, ha scritto che "i soldi stanziati possono essere usati sia per “l’estensione della rete metropolitana” sia per il “trasporto rapido di massa” (ossia in primis il tram) e non c’è un vincolo di impiego per la sola metropolitana; anzi le cifre potrebbero essere impiegate più in generale per “promuovere la sostenibilità della mobilità urbana”. E lo stanziamento è specificamente destinato ad alcune città, tra cui Genova. In altri termini, è possibile utilizzare i soldi in un altro dei modi indicati ed è stabilito che le risorse non si possono usare a favore di qualche altra città".

Anche il Partito Democratico con il candidato presidente del Municipio Bassa Valbisagno Fabrizio Ivaldi ha avanzato critiche al progetto: "Come avevamo previsto, neppure il progetto P4 per lo Skymetro ha superato i dubbi del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha richiesto ulteriori chiarimenti progettuali al Comune di Genova. Sono passati tre anni da quando il Comune ha ottenuto i finanziamenti e non esiste ancora un progetto definitivo autorizzato. Siamo ancora alla Giunta che brancola nel buio, sposta ponti, chiude scuole, riduce il tracciato e la capienza accorciando i binari in stazione".

Piciocchi però ha chiuso la porta al tram: "Anche dicessimo 'fermiamo lo Skymetro, ci mettiamo a pogettare il tram' - spiega -, non saremmo in condizione di rispettare le scadenze".

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