Sech, Schenone: "La fusione con Psa? I pareri sono arrivati. Ora tocca all'AdSP"

di Marco Innocenti

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A margine dell'inaugurazione del nuovo Punto d'Ispezione Frontaliero, l'ad è tornato a parlare dell'affaire che dovrebbe chiudersi entro fine mese

Sech, Schenone: "La fusione con Psa? I pareri sono arrivati. Ora tocca all'AdSP"

E’ stato inaugurato all’interno dell’area del Terminal Sech nel porto di Genova, il nuovo Punto di Ispezione Frontaliera che fra pochi giorni sarà al servizio di tutti i terminalisti dell’area. Tre milioni d’investimento per 4 anni di lavoro, tra progettazione, autorizzazioni e costruzione, il nuovo punto d’ispezione offrirà due percorsi differenziati, uno per i prodotti alimentari destinati al consumo umano ed un altro per quelli destinati al consumo animale.

Una nuova opportunità che, come detto, sarà al servizio di tutti i terminalisti del bacino di Sampierdarena, garantendo un’operatività adeguata agli standard europei e capace di operare su più container contemporaneamente. “Quest’inaugurazione ha un doppio valore – afferma Roberto Ferrari, general manager di Sech - Pratico ma anche simbolico, perché in questo modo adeguiamo il servizio alle norme europee e anche perché dimostra la fiducia in questo territorio e in questo business dei nostri investitori”.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per tornare a parlare della fusione con Psa, proprio nelle ore in cui Palazzo San Giorgio riceveva i tanto attesi pareri da Roma e inseriva l’argomento fra gli ordini del giorno della prossima riunione del comitato di gestione, in programma a fine mese.

“In questo momento siamo spettatori – si limita a commentare Roberto Ferrari, general manager di Sech - In generale il ‘piccolo e bello’ non esiste in più, in Italia le piccole-medie imprese sono sottocapitalizzate. Per superare questi momenti ci vogliono le spalle larghe, per resistere anche dal punto di vista finanziario: essere in grandi gruppi, in questi frangenti aiuta”. “Sappiamo che i pareri attesi dall’Autorità sono arrivati e che adesso sono al vaglio – commenta invece Giulio Schenone, amministratore delegato di GIP - Confidiamo che una volta valutate queste carte, la questione possa essere risolta”.