Carcare, patente sospesa per il 25enne che ha travolto cinque ciclisti

di Redazione

1 min, 30 sec

Al vaglio sia la posizione del giovane che quella dell'organizzazione: da capire se siano stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza

Carcare, patente sospesa per il 25enne che ha travolto cinque ciclisti

Sospesa provvisoriamente la patente di guida al 25enne che ieri era alla guida della Fiat Panda che ha travolto cinque ciclisti all'arrivo durante la 3° Granfondo delle Alpi Liguri organizzata a Carcare (Savona). Il ragazzo è stato anche multato per aver violato l'ordinanza del sindaco che disponeva la chiusura al traffico di via Barrili, luogo in cui è accaduto l'incidente. Il ragazzo, infatti, è uscito dal garage e si è messo sulla strada principale, dove gli è stato intimato di fermarsi, ma in seguito a una manovra ha investito il gruppo di atleti in volata verso il traguardo.

Ad avere la peggio sono stati l'imperiese Manuele Caddeo, che ha sofferto un trauma toracico, e il cuneese Mattia Magnaldi, che ha riportato una brutta ferita alla gamba con interessamento di tibia e femore. Entrambi sono attualmente ricoverati nel reparto di Medicina d'Urgenza all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure con una prognosi di 30 giorni ciascuno. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri per chiarire le dinamiche dell'incidente e le responsabilità.

Oltre ai rilievi e alle testimonianze, le forze dell'ordine hanno acquisIto anche alcuni video che mostrano l'accaduto. Al vaglio sia la posizione del giovane conducente - che rischia la denuncia per lesioni colpose - che quella dell'organizzazione (l'associazione Loabikers). I militari stanno valutando se sono stati rispettati tutti i protocolli di sicurezza, soprattutto per quanto riguarda la segnaletica e la presenza di sorveglianza nella zona dove è avvenuto lo scontro.

A tal proposito, già ieri, la famiglia del 25enne aveva sottolineato "l'assenza di divieti e indicazioni", mentre il presidente di Loabikers, Pier Nicola Pesce, aveva affermato di "aver rispettato i protocolli di sicurezza previsti". In attesa della relazione finale dei carabinieri, che stanno completando la verbalizzazione delle testimonianze, la Procura della Repubblica di Savona ha aperto un'inchiesta giudiziaria, coordinata dal pm Claudio Martini.