Sarzana, scoperta dai carabinieri una rete di pedopornografia: 67 denunciati
di Redazione
14 perquisizioni domiciliari e migliaia di gigabyte sequestrati, ecco cosa hanno scoperto i militari
I carabinieri di Sarzana (La Spezia) hanno scoperto una rete di pedopornografia online. 67 persone sono state denunciate in stato di libertà a vario titolo per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia. E ieri mattina in varie provincie italiane, i Carabinieri hanno eseguito 14 perquisizioni domiciliari disposte dall'autorità giudiziaria nel corso delle quali sono stati rinvenuti e sequestrati numerosi apparecchi e supporti informatici, che saranno sottoposti ad accertamenti tecnici. L'indagine è partita nel 2019, nel corso di un controllo antidroga nei confronti di due giovani. Nel cellulare di uno di loro i militari hanno trovato numerosi filmati pedopornografici e di violenza, provenienti da una chat con partecipanti di tutta Italia. L'informativa di reato è finita sul tavolo dei Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Genova, competente per materia sui reati commessi dai maggiorenni, e della Procura della Repubblica per i Minori di Genova. Il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di Genova ha coordinato l'indagine e inviato le deleghe alle competenti Procure sul Territorio Nazionale.
Il contenuto della chat analizzata dalla compagnia dei carabinieri di Sarzana è costituito da migliaia di gigabite. Oltre al cellulare del ragazzo da cui è partita l'indagine, al giovanissimo è stato sequestrato anche il tablet, sul quale archiviava i filmati pedopornografici. Per la detenzione e diffusione di materiale pedopornografico la pena va da 1 a 5 anni di reclusione con multe da 2.582 a 61.645 euro (art. 600 ter comma 3 c.p.) e fino a 3 anni di reclusione con multa non inferiore a 1.549 euro (600 quater c.p.). Per l'istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia la pena va dai 18 mesi ai 5 anni di reclusione (art. 414 bis c.p.). Secondo quanto riferiscono alcuni media locali molti dei partecipanti alla chat scoperta sarebbero minorenni, non è chiaro attirati con quali modalità.
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