Sampdoria, Ranieri ancora in attesa dei 'quadri e dei fiori'
di Alessandro Bacci
Usando una metafora del tecnico, la squadra ha ancora gravi problemi in attacco
“Io sono abituato a costruire una casa dalle fondamenta, poi metto i quadri e i fiori”. Con questa metafora Claudio Ranieri all'inizio della sua avventura alla Sampdoria spiegava che per ripartire, l'elemento fondamentare era blindare la difesa. A parte qualche eccezione (la sfida con la Lazio su tutte), i blucerchiati hanno ritrovato una discreta solidità difensiva rispetto all'inizio di stagione. A preoccupare, però, è sempre la fase offensiva. Il 5-1 al Brescia sembrava aver allontanato questo problema, ma purtroppo si è trattato solo di un exploit. Con Lazio e Sassuolo sono emersi nuovamente tutti i limiti dell'attacco blucerchiato. La squadra di Ranieri contro i neroverdi ha tirato 25 volte centrando la porta solamente con tre tiri. Un dato emblematico che inevitabilmente influisce sui risultati della squadra.
La Sampdoria manca di cinismo e per la lotta alla salvezza è un fattore determinante. La squadra di Ranieri ha iniziato a costruire gioco e occasioni da gol, ma buttare la palla in rete risulta troppo spesso una vera impresa. Le prestazioni degli attaccanti sono troppo altalenanti. Gabbiadini a volte si dimostra decisivo con il colpo di genio ma in troppe partite di è dimostrato impalpabile. Ramirez non vede la porta, Caprari è spesso fumoso, Bonazzoli deve ancora dimostrare tanto. Rigoni e Maroni sono ancora due oggetti misteriosi.
E poi c'è il capitolo Fabio Quagliarella. Il capitano è il capocannoniere della squadra a quota cinque gol, di cui tre siglati su rigore. Poco rispetto agli standard a cui l'attaccante ci aveva abituato nella miracolosa stagione precedente. Ranieri non fa drammi e anche dopo la sfida con il Sassuolo sapientemenete ha guardato il bicchiere mezzo pieno: "Un punto è sempre un punto soprattutto dopo la sconfitta di Roma". Adesso, però, la Samp ha un calendario proibitivo con Napoli, Torino, Fiorentina e Inter in rapida successione. La società attarverso il mercato o Ranieri dovranno 'appendere i quadri', che rappresentano i gol, il prima possibile. La Samp è a cinque punti dalla zona retrocessione ma il campionato ha dimostrato che non si può abbassare la guardia. Una domanda sorge spontanea, qual è la vera Sampdoria? Quella devastante vista contro il Brescia, quella debole e priva di idee vista contro la Lazio o quella sterile di domenica con il Sassuolo?
(Foto UC Sampdoria)
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