La fiaba di Natale porta "I doni che Rosanonna lasciò"

di Giulia Cassini

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La presentazione genovese del libro di Michela Gaudiano con illustrazioni di Orietta Veronesi

La fiaba di Natale porta "I doni che Rosanonna lasciò"
E' stato presentato venerdì 13 dicembre al Bookshop Musei di Strada Nuova in via Garibaldi 11, davanti a un pubblico letteralmente incantato,  il volume "I doni che Rosanonna lasciò" di  Michela Gaudiano ( Editrice Zona) con le illustrazioni di Orietta Veronesi. 
 
Immagini giocose e brillanti che si compenetrano con la potenza creativa e musicale della scrittura per regalare la forza dell'amore, stilizzata anche con una voglia a forma di cuore sulla guancia destra di una signora dai capelli d'argento che "profumava di cose buone, buone come lei".  Di più, "Fata Rosanonna non perdeva mai il filo del discorso. Non perché avesse studiato formulomagia  (...), ma perché le parole che usava le coltivava lei stessa nel suo meravigliorto". 
 
Un lessico ricercato e carezzevole per una fiaba immaginata e concepita dall’autrice per aiutare le proprie bambine ad affrontare il dolore per la scomparsa della nonna.
“Perché – scrive Alessandro Salomone nel suo intervento finale – i bambini sanno affrontare, con lucidità, dignità e coraggio, il dolore dell’assenza e della perdita, serbando intatta la memoria, il senso e la significatività dell’incontro vissuto”. Un problema dalle mille sfaccettature che Michela Gaudiano, genovese laureata in lettere moderne che si occupa di gestione museale, ha ben risolto con una buona dose di amore materno e arguta fantasia.
 
"Il dono di questa persona io l'avevo ricevuto perché l'avevo persa in età adulta, invece le mie figlie non ne hanno potuto godere. Così grazie a Orietta Veronesi che mi ha spronata a scrivere - rivela Michela Gaudiano- ho tradotto cose reali in una favola, una magia. E' nata come un dialogo tra me e mia figlia. Per me scrivere è faticoso, ma come tutti i doni, come dipingere e fare musica sono le cose più importanti che la vita ci lascia". 
L'evento è stato realizzato  in collaborazione con la Cooperativa Solidarietà e Lavoro.