Riforma dei municipi, Lorenza Rosso: "Nessuna violazione della Costituzione"

di Gregorio Spigno

L'Assessore ha aggiunto: "Fondamentale stabilire delle regole sul rapporto tra il comune e gli organi decentrati. Lo scopo è migliorare l'efficienza"

Lorenza Rosso, Assessore alla Avvocatura e Affari Legali, Famiglia e relativi diritti, ha raccontato in esclusiva a Telenord retroscena, sviluppi e previsioni per quanto riguarda la tanto discussa riforma dei municipi genovesi. 

"La giunta ha deciso di fare una proposta di riforma da presentare in consiglio con lo scopo di migliorare efficacia ed efficienza, oltre che il meccanismo di ripartizione dei compiti. Una separazione delle funzioni aiuta a stabilire chi fa cosa: è importante differenziare azione politica e funzione amministrativa. Stabilire una separazione di funzioni è un modo per portare un miglioramento a tutti i servizi".

"Lo statuto non parla di denaro, né prima né ora. Il bilancio del Comune rappresenta un'altra sede. Veniva stabilito un importo di 281.000 euro per le spese straordinarie, mentre le spese correnti erano coperte da un'altra voce di bilancio a vantaggio dei municipi. Si darà la possibilità ai municipi di rendere note tutte le priorità, anche sulle spese straordinarie, senza avere un budget che limiti a 280.000 euro. In base a questo si potrà stabilire quanto serva ad un municipio e quanto ad un altro. Sono già state assunte una cinquantina di persone e in più ognuno avrà a disposizione un responsabile Aster per la manutenzione delle strade".

Un commento, poi, anche su chi ha accusato la riforma di andare contro la Costituzione: "Ritengo che non ci sia nessuna violazione dell'articolo 5, anzi: porre delle regole sul rapporto tra il comune e gli organi decentrati è fondamentale".

Verso la conclusione: "Ci sono ancora due sedute di consiglio. Il 25 si delibererà con la maggioranza semplice e, se le votazioni rimarranno come ieri, entro il 25 avremo l'approvazione del consiglio e la modifica dello statuto".