Rapina e violenza sessuale in corso Italia, arrestati due 19enni senegalesi

di Fabio Canessa

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Ragazza immobilizzata e palpeggiata all'uscita del locale, pakistani aggrediti nei vicoli

Rapina e violenza sessuale in corso Italia, arrestati due 19enni senegalesi

A 19 anni, all'uscita di un locale in corso Italia, si è messo a molestare e palpeggiare una ragazza, dopo averla immobilizzata per rubarle la borsa. E insieme a un suo complice della stessa età, armato come lui di coltello, ha commesso una violenta rapina in centro storico la sera del 3 agosto. Per questo due senegalesi, il primo naturalizzato italiano, sono stati arrestati dalla polizia di Genova.

Entrambi avevano diversi precedenti penali. Il 'socio' dell'italiano viveva in provincia di Brescia ed era sottoposto ad obbligo di firma per spaccio di droga. Sono accusati di rapina e lesioni aggravate, il secondo anche di violenza sessuali.

L'episodio più recente, due settimane fa, è avvenuto ai danni di due pakistani di 27 e 21 anni. I due rapinatori hanno avvicinato le vittime in Calata Mandraccio, le hanno aggredite e si sono portati via cellulari e portafogli. I derubati non si sono arresi e li hanno rincorsi fino in piazza Embriaci, ma qui i rapinatori li hanno minacciati e aggrediti nuovamente con un coltello, ferendo lievemente il più giovani.

L'italiano è ritenuto anche responsabile di una seconda rapina ai danni di una 24enne, realizzata la notte del 7 luglio scorso all’uscita di un noto locale notturno del lungomare cittadino. Nel corso della rapina l’uomo, dopo aver immobilizzato la ragazza e averle sottratto la borsa, l'ha molestata e palpeggiata. Per questo fatto è accusato anche di violenza sessuale.

Per ricostruire gli episodi e identificare gli autori, gli investigatori della Polizia di Stato hanno visionato le numerose immagini delle telecamere collocate nel centro storico, oltre a quelle del locale, e hanno poi sentito numerosi testimoni che hanno riconosciuto gli autori dei reati in fotografia.

Entrambi sono stati rintracciati a Genova dal personale della squadra mobile che ha svolto le indagini e, dopo essere stati accompagnati in Questura per le contestazioni, sono stati arrestati e condotti presso il carcere genovese. Fissato per i prossimi giorni l’interrogatorio del giudice.