Portofino, botta e risposta Toti-associazioni pro parco: "Non siamo radical chic"
di Marco Garibaldi
Le parole di Marco Delpino, vicepresidente dell'associazione Amici del Monte di Portofino
In queste ore è arrivato l'annuncio da parte del ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani della nomina del Comitato di Gestione del Parco nazionale di Portofino.
Un'altra importante tappa che fa proseguire l'iter di definizione dei confini del nuovo parco. Soddisfatto Marco Delpino dell'associazione Amici del Monte di Portofino che è stato tra i primi a promuovere conversione a parco nazionale dell'area:
"Abbiamo presentato un ricorso al Tar del Lazio per far applicare una legge che risale al dicembre 2017, legge che non era stata applicata per tre anni e mezzo. Il Tar ci ha dato ragione e il ministro per la transizione ecologica non ha fatto altro che definire i confini provvisori del parco sulla basa di uno dei quattro studi commissionati dall'Ispra che è dipendente del ministero. Lo studio più limitato è quello che è stato adottato quindi non si capisce neppure questo scagliarsi da parte della Regione e dei comuni nei confronti di una soluzione parco nazionale che porterà sicuramente dei vantaggi al territorio. Noi assistiamo, soprattutto da parte di Regione Liguria, ad un accanimento che non si era mai visto. Nel corso di questi tre anni e mezzo i cittadini non sono stati informati, Regione Liguria e i comuni interessati avrebbero potuto utilizzare questo periodo di tempo per spiegare alla popolazione i pro e i contro del parco di Portofino".
Sulle parole del presidente Giovanni Toti che ha definito questo processo di definizione del parco come calato dall'alto e promosso da "un'associazione ambientalista più attenta alla notorietà e ai salotti radical chic che alle esigenze del territorio", Delpino risponde:
"Noi non siamo un'associazione radical chic, non prendiamo gli aperitivi in piazzetta come fa invece il presidente Toti. Questa accusa la rispediamo al mittente, noi siamo un'associazione presente sul territorio, personalmente da 50 anni mi occupo di ambiente e sono ben conscio di quello che stiamo facendo per il bene del territorio in un momento così particolare in cui si parla di riqualificazione ambientale ma noi qui litighiamo su qualche ettaro in più o in meno di quello che potrebbe diventare un parco nazionale che potrebbe portare dei vantaggi dal punto di vista economico, turistico oltre che culturale".
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