Ponte Morandi, si lavora sulle pile est. Bucci: "Possibile esplosione a fine maggio"

di Fabio Canessa

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Via Fillak chiusa per 4 giorni. Il commissario: "Con microcariche meno rischi, ma dobbiamo ancora decidere"

Ponte Morandi, si lavora sulle pile est. Bucci: "Possibile esplosione a fine maggio"
Prove di carico sulla pila 11 del moncone est di Ponte Morandi: da stasera l'Ati dei Demolitori di Ponte Morandi inizia a lavorare sulla parte est del viadotto con i test di carico per la scarifica dell'asfalto sul tampone. Per i test verranno utilizzati i carri Spmt telecomandati. Per ragioni di sicurezza via Fillak rimarrà chiusa al traffico veicolare da stasera (7 maggio) alle 22 fino a cessate esigenze (in linea di massima le 6 dell'11 maggio) “Probabilmente la demolizione con esplosivo comporta meno rischi. Ma la decisione non l’abbiamo ancora presa. Bisogna che tutti siano d’accordo”. Così il sindaco-commissario Marco Bucci commenta le indiscrezioni che danno in vantaggio l’opzione dinamite per abbattere le due pile est del ponte Morandi. La demolizione meccanica sembra un’idea sempre più marginale: "Lo smontaggio richiede 5-6 mesi e per gli operai in alta quota aumenta la possibilità di incidenti"  “In ogni caso non prenderemo in considerazione i costi e nemmeno i tempi, ma solo i rischi. Quelli per la salute della popolazione e per chi lavora in cantiere. Lo stabiliremo insieme ad Asl, Arpal, Regione, e interpellerò anche il ministero per essere sicuro di seguire la strada giusta”, prosegue Bucci. La decisione dovrebbe arrivare alla fine della settimana. Intanto ci sono già tre possibili finestre di date per la demolizione: “Le possibilità sono fine maggio e metà giugno, se verrà demolita una pila alla volta, oppure le ultime due settimane di giugno se si farà tutto insieme”. Se la scelta ricadrà sull’esplosione, ad oggi è probabile che ce ne siano due distinte. “C’era l’ipotesi di eseguire l’operazione in una sola soluzione in modo da evacuare gli abitanti una sola volta – continua il commissario – ma ci sarebbero problemi coi detriti e il materiale da smaltire”. Il piano di sgombero prevede di spostare in albergo circa 1.000 abitanti per un periodo massimo di tre giorni. “Potrebbero essere uno, uno e mezzo o due, bisogna vedere, dipende dall’analisi tecnica che io non ho ancora letto”, replica Bucci. L'ati dei Demolitori è ancora in attesa del risultato dei test sulle 'carote' estratte dalle pile 10 e 11 effettuati da Asl e Arpal per determinare la percentuale di crisotilo presente nel cemento. Il risultato delle analisi consentirà di prendere una decisione in merito all'utilizzo delle microcariche per la demolizione. Intanto, per quanto riguarda la zona ovest proseguono i lavori di smontaggio delle pile ancora in piedi. Tra oggi e domani verrà completato il taglio del marciapiede della pila 4 il cui smontaggio è previsto tra l'8 e il 9 maggio mentre tra il 17 e il 18 maggio verrà tagliato il penultimo tampone, il n. 3 che collega la pila 2 e la pila 3. I lavori di ricostruzione del viadotto Polcevera sono iniziati anche nel cantiere sulla sponda est del Polcevera. Lo comunica la struttura commissariale precisando che si tratta dell'avvio degli interventi per i 14 pali di fondazione di quella che sarà la futura pila numero 11. I lavori si stanno svolgendo in una porzione di superficie su cui non insiste, ovviamente, quanto resta da demolire del vecchio viadotto. Ora il cantiere di costruzione è quindi in attività su entrambi i lati.

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