Il Ministero sulle orche di Pra': "Potrebbero avere patologie trasmissibili"
di Redazione
Il Governo sta monitorando la situazione dei cetacei insieme alla Guardia Costiera
Il ministero dell'Ambiente, con il supporto di Ispra, Guardia Costiera e Capitaneria di porto, è impegnato nel monitoraggio delle orche che da quasi due settimane stazionano nel porto di Pra'. I quattro adulti, orfani del piccolo morto nei giorni scorsi, non ritrovano la via in mare aperto. "La Capitaneria, che sta seguendo l’evoluzione della situazione con particolare attenzione, ha emanato un’ordinanza per limitare l’interferenza tra l’attività di navigazione e la presenza dei cetacei, vietando in una “zona di precauzione” sia la navigazione che qualsiasi attività subacquea. - ha spiegato il Ministero - Questa ordinanza è in linea con le politiche di protezione dei cetacei approvate nell’accordo per la conservazione dei Cetacei del Mar Nero, Mar Mediterraneo e Atlantico contiguo. È sconsigliata qualsiasi tipo di interazione, perché potenzialmente affetti da patologie trasmissibili. Nei mari italiani le orche sono state già osservate almeno una decina di volte ma mai per eventi di così lunga durata".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Leggi anche...
Altre notizie
La Spezia, in arrivo 70 migranti a bordo di Sea Watch 5
14/12/2025
di Redazione
Astronomia, una "stella cometa" illumina il cielo del periodo natalizio
14/12/2025
di Sagal
Confartigianato, sotto Natale due cacce al tesoro e dieci casette per promuovere gli acquisti artigianali
13/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Natale a Genova, la città si accende tra presepi viventi, musica e la Casa di Babbo Natale
13/12/2025
di Redazione
Liguria, psicologi in forte crescita: oltre 3.300 professionisti, raddoppiate le iscrizioni in dieci anni
13/12/2025
di Stefano Rissetto
Pinguini Tattici Nucleari a Genova per il capodanno. Samu Mara: "Contento per la mia prima conduzione"
13/12/2025
di Carlotta Nicoletti
