Teatro Nazionale e Istituto Ricci abbracciano la Repubblica per le celebrazioni sotto il segno dell'arte

di Giulia Cassini

2 min, 57 sec

L'evento in streaming tra teatro e solidarietà con Regione Liguria e Comune di Genova

Teatro Nazionale e Istituto Ricci abbracciano la Repubblica per le celebrazioni sotto il segno dell'arte

“Dalla Liberazione alla Repubblica: Libertà, Cultura, Civiltà” è l’evento presentato nel corso della conferenza stampa del 28 maggio alla Sala della Trasparenza della Regione Liguria che unisce la stessa Regione, il Comune, l’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e i Teatri Nazionale e Carlo Felice sotto il segno della sapienza che tutto abbraccia dalla musica, ai testi, alla civiltà sino ai grandi ideali che hanno ispirato la storia dell’uomo.

L’appuntamento è previsto per il 1° giugno alle 18.30 a porte chiuse ma in streaming sui canali del Teatro Nazionale come spiega il presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Giacomo Ronzitti "Tradizionalmente in occasione del 2 giugno il nostro ente si è sempre promosso momenti di riflessione storiografica sulle radici, sul contesto storico e sui peculiari caratteri della nostra Repubblica, scevra da ogni impostazione retorica o meramente celebrativa. Quest'anno abbiamo sentito ancora di più il bisogno di allargare l'orizzonte della nostra riflessione e il nesso inscindibile tra Resistenza, Repubblica e Costituzione con il presente ovvero con quello straordinario moto di solidarietà e responsabilità collettiva che ha animato le donne e gli uomini ai tempi del Covid 19".

L’evento consterà di due parti dopo i saluti istituzionali di rito e la presentazione di Davide Livermore e di Giacomo Ronzitti : la prima con l’intervento in videocollegamento del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Dario Franceschini, la proiezione del video “Dalla Liberazione alla Repubblica” realizzato da ILSREC Ricci tra documenti e filmati d’epoca (dal 25 aprile 1945 alla proclamazione della Repubblica) e i reading degli attori del Teatro Nazionale di Genova Ugo Dighero, Paolo Li Volsi, Barbara Moselli, Pino Petruzzelli e Carla Signoris; la seconda dal titolo “Solidarietà e responsabilità nelle sfide del presente” con le testimonianze di chi è stato in prima linea  nella tempesta del Covid 19 (Paolo Cremonesi, direttore del Pronto soccorso dell’Ospedale Galliera, Silvia Romano, infermiera Ospedale San Martino, Mino Guido, volontario della Pubblica Assistenza- Protezione Civile, Sara Papalia, commessa del supermercato Terminal Traghetti, Simona Pappalardo, vice ispettore della Polizia di Stato e Renzo Rossi capo cantiere del nuovo Ponte per Genova).

Non solo “ Il teatro per questo omaggio è valorizzato come luogo di militanza della civiltà, verso l’idea reale di una città-teatro perché è molto di più di uno spettacolo e del mettere insieme le persone -hanno sottolineato il presidente e il direttore del Teatro Nazionale di Genova Alessandro Giglio e Davide Livermore- L’ideale repubblicano compiuto con la lotta al nazifascismo ha bisogno di essere celebrato proprio qui, tanto più in un momento delicato per il movimento artistico di tutta la nazione”.

La musica verrà espressa dal quintetto d’archi capitanato da Elisabetta Garetti del Teatro Carlo Felice di Genova, come sottolineato dal sovrintendente Claudio Orazi. “ Siamo estremamente orgogliosi di questa iniziativa- ha spiegato Orazi nel corso della presentazione -  dove sono rappresentati tutti coloro che hanno lottato in questa emergenza. Porto il saluto di tutti i nostri lavoratori in questo messaggio positivo di testimonianza dei nostri ideali”. L’occasione, col Teatro Carlo Felice, l’Università di Genova, il MIUR, Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria,  il Polo del Novecento e col patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali  vedrà il coordinamento registico di Giorgio Gallione e gli arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri.