Sentenza “Spese pazze”, Melgrati: “Riconosciuta la mia onestà”

di Antonella Ginocchio

Il sindaco di Alassio e coordinatore provinciale di Forza Italia Savona: “Un grande senso di liberazione”  

"L’assoluzione per me rappresenta una liberazione: è stata riconosciuta la mia onestà”. Lo ha detto a Telenord il sindaco di Alassio e coordinatore provinciale di Forza Italia Savona, nel commentare la sentenza di assoluzione, pronunciata dalla Corte d’Appello di Genova, per al termine dell’inchiesta “spese pazze”, che vedeva coinvolti 19 ex consiglieri regionali.

"Mi erano contestate 2.800 euro di spese di rappresentanza personale e 1.000 euro di scontrini dei consiglieri del mio gruppo.", ha detto Melgrati, spiegando che i fatti a lui imputati  sono riferiti a quando era capogruppo del Pdl: "Gestivo un bilancio da 500 mila euro. Discutere su 1000 euro di scontrini mi sembra una cosa risibile. - ha continuato - Per quanto mi riguarda,  ho tenuto a fare emergere che io prima di tutto sono una persona onesta.  E' dal ‘93 che sono in Amministrazione, ho rivestito molti ruoli e non mi sono mai approfittato della mia posizione  per fare business o per recuperare del denaro. E questo mi è riconosciuto da tutti”.

 

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