Marassi, lancio di droga nel carcere e microcellulari: è allarme sicurezza
di Redazione
Il sindacato dei penitenziari chiede aiuto: "Servono nuove barriere e nuovi sistemi di videosorveglianza"
Il carcere di Marassi lancia l'allarme sulla sicurezza e l'ennesimo appello sul sovraffollamento della struttura. L'ultimo episodio risale a sabato scorso. Dal lato dello stadio è stato lanciato all'interno del carcere nell'area Passeggi 2a sezione, un involucro contenente 25 grammi di sostanza stupefacente (eroina e cocaina), mentre ieri sera intorno alle 22 è stato rinvenuto un microcellulare occultato nella giacca di un detenuto in 2a sezione.
Fabio Pagani, Segretario Regionale della UIL Penitenziari, spiega: "gli agenti hanno recuperato, attraverso una immediata operazione di "bonifica", l'involucro prima che il detenuto, uno in particolare, in quel momento di passeggio potesse impossessarsi del contenuto. Lo stesso detenuto, un sudamericano, ha tentato di scavalcare il muro dei passeggi per recuperare l'involucro. Fermato è stato posto nel reparto 6a sezione "isolamento".
L'episodio serve per sottolineare l'assoluta necessità di incrementare il sistema di videosorveglianza del carcere. "Oggi a Marassi si contano 750 detenuti a fronte di una capienza regolamentare prevista in 497 e se non vi sono sistemi di sicureza adeguati potrebbero determinarsi situazioni ad alto rischio. Nei prossimi giorni - conclude Pagani - valuteremo se sia il caso di investire Sindaco e Prefetto sulla questione. Di certo non sempre si è nelle condiozni di sequestrare i vari oggetti e le varie sostanze che vengono lanciate dall'esterno verso l'interno del carcere. Occorre quindi non solo ripristinare la sala regia, quanto prevedere anche ulteriori barriere atte ad impedire i lanci dall'esterno e schermatura cellulari".
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