Mancini: "Boskov ed Eriksson le due figure per me più importanti. Vialli? Basta..."

di Redazione

Il ct a Genova: "In Serie A una bella lotta in testa e in coda"

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"Sono sicuro che questa nazionale avrà un grande futuro anche dopo gli Europei e i Mondiali in Qatar". Lo ha detto il ct azzurro Roberto Mancini a Palazzo Ducale a Genova durante il ciclo di incontri 'Allenatori, i Guru del calcio in dialogo con gli intellettuali". Intervistato da Giovanna Melandri, il mister dell'Italia ha parlato dell'inizio della sua avventura sulla panchina azzurra: "I giocatori bravi in Italia ci sono e ci saranno sempre. Per ripartire abbiamo cercato ragazzi giovani magari con poca esperienza ma con tanto talento".

“E’ chiaro che il ruolo dell’allenatore è cambiato rispetto a 30-40 anni fa, ma siamo sempre allenatori di calcio, sappiamo fare meglio: Boskov ed Eriksson sono i due tecnici con cui ho avuto più rapporti, e sono stati per me le due figure più importanti. Se oggi c’è un allenatore guida? Tutti i tecnici insegnano, siamo quasi tutti ex giocatori che, insegnando ai giovani, portano le loro esperienze. Non c’è solo la componente calcistica, ma anche quella comportamentale. Rimproveri? Tutti si migliora facendo errori, è da quelli che si impara di più. Se io sono ancora qua è per questo, ho avuto la fortuna di trovare chi mi ha bastonato quando doveva”.

Non si sbilancia, invece, quando gli viene chiesto della Serie A e della Sampdoria: “La Serie A è un bel campionato sia in testa che in coda, ma io sono qui per parlare di altro. Mi concentro sugli Europei, avvicinare la gente alla Nazionale è quello che vogliamo fare. Vialli alla Samp? Basta, ho già detto troppo...”.