Liguria, Autostrade annuncia: "Mercoledì concluse le ispezioni nelle gallerie"
di Redazione
Entro il 2 agosto riapriranno le due corsie sull'intera rete, intanto emergono inquietanti dettagli sull'inchiesta relativa alle ispezioni
Si concluderà entro domani il piano di ispezioni messo in atto da Autostrade per l'Italia sulle 285 gallerie della rete ligure. Nelle prossime ore verranno terminate le ultime attività di ispezione "eseguite - si legge nella nota di Aspi - rispettando le prescrizioni e le tempistiche indicate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti lo scorso 29 maggio" raggiungendo così il 100% dei tunnel della rete Aspi situati nella regione Liguria.
Secondo quanto reso noto da Aspi, sull'A26 le attività si concluderanno domani e la riapertura a 2 corsie sarà effettuata entro il 2 agosto. Stessa cosa per l'A10. Per l'A7 domani concludono i lavori e verranno riaperte due corsie entro il 2 agosto tranne che sui viadotti Scrivia Busalla e Mereta per limitazioni già presenti e non dipendenti dalle attività di ispezione e manutenzione. E' stta pianificata la realizzazione, indicativamente per la metà di agosto in concomitanza con i giorni di sospensione del transito dei mezzi pesanti da e verso il Porto di Genova, di attività di manutenzione nella galleria Monte Galletto Nord. Anche sulla A12 le attività di ispezione si concludono entro domani. Sono attualmente in corso le attività di manutenzione su 7 gallerie della A12 e la riapertura dell'autostrada a 2 corsie verrà attuata progressivamente tra il 2 e il 4 agosto.
Intanto una quindicina di tecnici e responsabili dei cantieri sono stati sentiti in questi giorni come persone informate dei fatti nell'ambito dell'inchiesta sulle ispezioni nelle gallerie. I testi hanno in parte confermato quello che per gli investigatori stava già emergendo: le ispezioni non erano approfondite, si passava con la macchina e si guardava esternamente il tunnel, solo in pochissimi casi si controllava con alcuni 'colpetti' lo stato delle volte. Ma, sostengono in procura, avrebbero dovuto usare strumentazioni migliori sul mercato per una analisi accurata.
La vicenda gallerie era deflagrata lo scorso fine dicembre, dopo il crollo nella galleria Bertè, in A26. Da quel momento la procura aveva messo nel mirino una sessantina di tunnel e risultano indagate dieci persone. Per quanto riguarda le mancate ispezioni sono indagate sei persone, tra cui il direttore di tronco. Una terza indagine, per omissione di atti d'ufficio e interruzione di pubblico servizio, era stata aperta dopo una serie di esposti, in primis quello del presidente della Regione Giovanni Toti, che lamentavano le code infinite a causa dei cantieri.
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