Italia Viva: "Gestione disastrosa della sanità della giunta Toti, un fallimento"
di Redazione
Il governatore risponde: "Riposate il cervello, vi vedo confusi"
Raffaella Paita, deputata ligure di Italia Viva, Barbara Pasquali, capogruppo in Consiglio comunale a Savona, e Matteo Calcagno, coordinatore provinciale Italia Viva, intervengono con una nota contro quella che definiscono "la gestione disastrosa della sanità della Giunta Toti". "Una amministrazione regionale si misura sulla qualità del suo sistema sanitario: possiamo proprio dire con certezza che questa ha proprio fallito", affermano.
"E' da tempo sotto gli occhi di tutti - dichiarano -. La situazione nella quale versa il servizio sanitario è così tragica, perché il centro destra che governa la Regione non è stato in grado in questi cinque anni di programmare un sistema più efficiente per le nostre Asl - sostengono -. Addirittura siamo arrivati al punto di dover chiudere dei servizi per non aver saputo organizzare il personale medico ospedaliero".
Paita, Pasquali e Calcagno puntano quindi sulla mancanza di medici anestesisti a Pietra Ligure, che ha comportato la chiusura delle sale operatorie, con anche all'ospedale San Paolo di Savona sotto organico sugli anestesisti. "Non solo mancano gli specialisti ma non vengono nemmeno sostituiti i macchinari e gli strumenti sanitari", aggiungono, ricordando le difficoltà della radioterapia al San Marino.
"Centinaia di posti di lavoro nella sanità ligure sono andati persi proprio negli ultimi cinque anni e non saranno recuperati - dicono -. Inoltre anche il livello dei servizi sul territorio si è profondamente indebolito". La "responsabilità è in capo a Toti e alla sua squadra di governo, totalmente incapaci di avere una visione lunga e di efficiente programmazione sui principali problemi della sanità ligure".
Non tarda ad arrivare la risposta del governatore Giovanni Toti: "Paita, Italia Viva e la sinistra tutta, che hanno il coraggio di parlare di sanità! Dopo aver appaltato all’editore del loro giornale di partito l’Unità la costruzione dell’ospedale della Spezia per cercare di far vincere le elezioni alla stessa Paita, oggi si lamentano dell’appalto che non va. E l’azienda vorrebbe pure i danni, che non avrà ovviamente, ma che dovrebbero pagare pro quota tutti i sinistri che vollero quell’appalto. Non paghi, dopo anni che in sanità hanno assunto al massimo qualche amico, si lamentano con noi che abbiamo fatto per la prima volta in decenni un concorso per infermieri e ora uno per Operatori Socio Sanitari. Ma ancora non basta: dopo aver guidato il Paese per anni senza rivedere la programmazione delle specializzazioni mediche, ora si indignano perché i medici specializzati non sono abbastanza! Buona domenica, amici della sinistra. Riposate il cervello, vi vedo confusi."
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