Inchiesta sul San Martino, il comunicato del Pd: "Solidarietà al giornalista di Telenord"

di Redazione

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I consiglieri del Partito Democratico attaccano: "Disservizi derivati dal taglio del personale"

Inchiesta sul San Martino, il comunicato del Pd: "Solidarietà al giornalista di Telenord"

I consiglieri del Partito Democratico della Regione Liguria hanno diffuso un comunicato di solidarietà con il giornalista di Telenord Michele Varì, autore dell'inchiesta sul Pronto Soccorso dell'ospedale San Martino di Genova: "Vogliamo esprimere la nostra solidarietà al giornalista di Telenord Michele Varì, attaccato per avere svolto il suo lavoro, avere raccolto dichiarazioni e documentato con le immagini un servizio sul pronto soccorso dell’Ospedale San Martino. Si è trattato di una normale attività cronistica, ma tanto è bastato per scatenare una pesantissima reazione da parte della direzione aziendale del San Martino che con un comunicato bolla l’articolo come calunnioso, apocalittico, strumentale, definendone i contenuti come fake new, suscitando giustamente la reazione dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria e del Gruppo Cronisti Liguri. Constatare che molti pronto soccorso, e tra questi San Martino, sempre più spesso solo al limite del collasso non è catastrofismo né tantomeno nasconde la volontà di colpire gli operatori sulla cui capacità, professionalità e spirito di sacrificio non abbiamo dubbi. A non funzionare è l’organizzazione: d’estate per il caldo, d’inverno per il freddo e in ogni momento dell’anno per i tagli al personale compiuti anno dopo anno dalla Giunta Toti/Viale. Il sempre più frequente caos dei pronto soccorso non è responsabilità di chi ci lavora ma della direzione aziendale, di Alisa e di chi dovrebbe sovraintendere a tutto questo, cioè la Giunta regionale. Ed è solo il tassello di un quadro molto più drammatico che investe l’intera sanità pubblica ligure, lasciata in un ormai inaccettabile stato di abbandono da questa Amministrazione regionale. Non è denigrando chi scrive e fa inchieste giornalistiche che si risolvono i problemi, ma assumendo atti conseguenti. Questa è una responsabilità che investe chi oggi governa la sanità."