In 20 mila senz'acqua e Genova scopre che l'acquedotto è vetusto
di Michele Varì
La rabbia dei genovesi rimasti a secco e le immagini del grosso tubo rotto. A rischio un'importante kermesse di hockey
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"Come vuole che vada? A schifo quando manca l'acqua manca tutto, anche un panino basta per mangiare, però senza l'acqua non possiamo nè lavarci, nè andare in bagno".
La pensionata di via Lugo non usa mezzi termini per raccontare i tanti disagi subiti per essere rimasta senza acqua per un giorno e mezzo, da sabato mattina e sino a tarda sera di domenica.
Il viaggio fra i ventimila genovesi di Oregina, Lagaccio e San Teodoro con rimasti con i rubinetti a secco in un'afosa domenica di mezza estate, conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, quanto è importante un bene come l'acqua corrente, un servizio di cui si accorge di quanto sia prezioso solo quando manca: "Meno male che ci sono le autobotti" aggiunge la pensonata mentre fa il pieno nelle lattine.
Le autobotti a disposizione degli abitanti domenica sono state quattro, dislocate fra in Largo San Francesco da Paola, via Lugo, ponte Don Acciai e via Bari.
Il disservizio è stato creato dalla rottura di un tubo di 40 centimetri di diametro, una condotta importante che pesca l'acqua in arrivo dal lago Brugneto e dopo essere passata in un deposito al Righi, arriva nelle case della gente.
La rottura della condotta fa finire sotto la lente la vetusta rete idrica degli acquedotti di Genova e della Regione, come ammette anche una cittadina la cui figlia è un tecnico di Ireti, "Sento che le tubazioni sono obsolete in tutta la Liguria, bisognerebbe resettare tutto e rifarle, ma non è una cosa semplice e facile".
Da alcune indiscrezioni pare che un terzo delle condotte della rete idrica della città sia a rischio rottura: perchè le condotte sono vecchie e andrebbero cambiate prima che si buchino.
Le operazioni di sostituzione del tubo sono state complesse e sono durate molto più del previsto perché la condotta si è rotta proprio sotto la grande cisterna d'acqua di 12 mila litri che serve il campo sportivo di hockey: per sostituire il tubo rotto gli operai di Ireti sono stati costretti a scavare e rimuovere la cisterna che era ad alcuni metri sotto il manto d'asfalto, proprio in confluenza con l'ingresso carrabile dell'impianto sportivo.
Fra tanti abitanti anche negozianti, un panettiere e Daniele Franza, presidente di Genova Hockey, fra i più preoccupati: "Sabato e domenica abbiamo una grossa manifestazione, "Hockey sotto la Lanterna" che attira 45 squadre da ogni parte d'Italia, ossia quasi 400 fra bambini e ragazzi, ma non sappiamo se riusciremo ad ottenere l'agibilità perché l'impianto non ha acqua in quanto il tubo si è rotto, è esploso, sotto la nostra cisterna che è stata rimossa e che dovrebbe essere rimessa nel suo posto entro sabato".
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