Il ricordo di Sandro Pertini

di Paolo Lingua

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31 anni dalla scomparsa dell'ex presidente della Repubblica che mantenne sempre vivo il suo amore per la Liguria

Il ricordo di Sandro Pertini

“Santità sembra una rondine”, la battuta, gentile e amichevole, nei confronti di Papa Giovanni Paolo II, mentre sciava sui monti laziali, è di Sandro Pertini, Presidente della Repubblica, che amava accompagnarlo, perché il Pontefice polacco non poteva fare a meno di fare un po’ di sport. E’ una delle tante icone che ricordano l’uomo politico ligure, il cui ricordo è ancora popolare a 31 anni dalla sua scomparsa, alla viglia dei 94 anni. Sandro Pertini è stato un protagonista singolare della vita politica italiana.

Nato a Stella San Giovanni, in provincia di Savona nel 1896, giovane avvocato con pochi anni di professione, entrato nel partito socialista e vicino a Filippo Turati, entrò subito in conflitto con il regime fascista. Fu uno dei protagonisti organizzatori della fuga di Filippo Turati via mare, prima in Corsica e poi in Francia. Anche Pertini andò in Francia da dove tornò nel 1929: venne arrestato, condannato e mandato al confino. Nel 1943 evaso dal confino fu tra  capi della Resistenza, sempre in ambito socialista. Fu arrestato e imprigionato a Roma: fuggì dal carcere insieme a Giuseppe Saragat dal quale si divise con la spaccatura tra socialisti e socialdemocratici del 1947 (ma di Saragat, curiosamente, sul piano personale fu più amico di Nenni, con il quale i rapporti furono sempre freddi).

Nel dopoguerra, eletto alla camera, fu direttore del Lavoro di Genova per più di dieci anni. Nel Bar Mangini, che era a pochi passi dalla vecchia redazione del giornale, c’è ancora una lapide che sovrasta il suo abituale tavolino.  Come tutti ricordano Pertini fu presidente della Camera dal 1968 al 1976 e poi, dal 1978 al 1985 presidente della Repubblica. Erano gli anni della leadership di Bettino Craxi, suo compagno di partito. Ma tra i due non ci fu mai un grande feeling. Alcuni notisti maligni hanno insinuato che la sua elezione venne sostenuta da Giulio Andreotti per tenere Craxi sotto maggior controllo. Accanto a infiniti episodi della sua presidenza va ricordato il suo entusiasmo per la vittoria italiana ai Mondiali di calcio e le sue partite a scopone sull’aereo del ritorno con allenatore e calciatori. Scaduto il mandato presidenziale e diventato senatore a vita mantenne il suo amore per la Liguria, ma passava volentieri le vacanze a Nizza. Riposa, con la moglie Carla Voltolina, nel cimitero di Stella San Giovanni: un ritorno alle origini mai dimenticate.