Il Consiglio regionale contro la partecipazione di Junior Cally a Sanremo

di Antonella Ginocchio

Due ordini del giorno approvati all'unanimità per dire no a messaggi di violenza e discriminazione

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La politica ligure scende in campo contro la partecipazione di Junior Cally al Festival di Sanremo.

Il rapper dai testi piuttosto crudi viene tacciato da più parti di lanciare messaggi pesantemente discriminatori nei confronti delle donne e, addirittura; di incitare alla violenza. E così l’Assemblea legislativa della Liguria ha varato, all’unanimità, due ordini del giorno, proprio per evitare che il rapper o chiunque altro accusato di lanciare messaggi discriminatori, salga sul palco sanremese. La richiesta è, ovviamente, rivolta alla Rai.

Uno dei documenti documenti è stato proposto da Francesco Battistini, di Linea Condivisa  e cita direttamente il rapper.

L’altro ordine del giorno, che ha come primo firmatario il leghista Franco Senarega, allarga il campo: Sanremo vietata per chiunque lanci messaggi discriminatori.

I due documenti hanno ottenuto entrambi il più largo consenso. D’altro canto nella polemica, pesante, son entrati anche i big nazionali, dall’ex ministro Matteo Salvini alla parlamentae Daniela Santanchè di Fratelli d’italia, al segretario del Pd, Nicola Zingaretti.