Il Comune di Sanremo perde 16 milioni di introiti a causa del covid

di Redazione

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L'annuncio del sindaco Biancheri durante l'approvazione delle variazioni di bilancio, il Comune rinuncia alla quota annuale degli incassi del Casinò

Il Comune di Sanremo perde 16 milioni di introiti a causa del covid

Il Comune di Sanremo annuncia un mancato introito di 16 milioni di euro nel bilancio a causa del Covid. "Il Consiglio comunale ha approvato le variazioni di bilancio che avevamo varato in Giunta. La pandemia da Covid19 ha completamente stravolto il quadro finanziario dei conti pubblici. Per darvi l'idea di quanto abbia impattato sui conti del Comune e di quanto sia complessa e delicata la situazione, è sufficiente dire che, da inizio pandemia ad oggi, mancano all'appello 16 milioni di euro di entrate, solo parzialmente coperte dai ristori del Governo". A dichiararlo è il sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri.   

"Nonostante il violento impatto sui conti - aggiunge - siamo riusciti, con un grande lavoro fatto da parte degli uffici, a trovare una quadra e ad approvare gli equilibri di bilancio per l'anno in corso, rinunciando tra l'altro alla quota annuale degli incassi del Casinò, per tutelare anche la Casa da Gioco in questo momento difficile". Secondo il primo cittadino, per quanto si sia finora riusciti a contenere i danni "grazie ad un lavoro quotidiano sui conti," se la situazione non cambierà rapidamente "avremo pesanti ripercussioni finanziarie nel 2021, quando potremmo essere chiamati a decisioni molto difficili".

A detta dello stesso Biancheri si tratta di uno scenario molto complesso, che la stessa minoranza consiliare "che ringrazio per il senso di responsabilità e per l'unità d'intenti" ha definito "uno dei peggiori da dover affrontare da tanti anni a questa parte".

Determinante sarà la riapertura del casinò di Sanremo: "E' per questo che ci stiamo battendo tutti insieme in ogni modo per poter far riaprire il Casinò - afferma Biancheri - assurdamente ancora chiuso nonostante abbia i più rigidi protocolli di sicurezza sanitaria, e che chiediamo almeno di non scontare scelte paradossali, come quella di farci pagare la tassa sugli introiti lordi della Casa da gioco, circa 3,1 milioni di euro, proprio mentre rinunciamo alla nostra quota per salvarne il
bilancio".