Il commento: in Valpolcevera tutti contro Robotti, la viabilità per Salis è già un problema politico
di Gilberto Volpara
Maggiore dialogo con la cittadinanza, più poteri ai Municipi, incremento delle manutenzioni periferiche. Era stata la stella polare della campagna elettorale della coalizione guidata da Silvia Salis per il Comune di Genova.
Mettere in pratica quell’ambizione, in Valpolcevera, oggi, per la sindaca, significa prendere una posizione netta in cui la provvidenziale mediazione democristiana rischia di non essere più sufficiente.
La questione è rappresentata dalla viabilità del territorio che si snoda da Cornigliano fino a Pontedecimo servendo ulteriori 5 comuni della cintura per una popolazione, extra urbana, ben superiore alle 25 mila unità e inglobata in quella Città Metropolitana guidata dalla stessa prima cittadina.
Cosa succede? Un progetto richiesto da alcuni comitati e supportato dalla ex giunta di centro destra, senza mai una critica decisa del centro sinistra (che oggi dice d'essersi trovata un progetto differente da quello previsto), ha garantito il finanziamento pubblico di una pista ciclabile in sponda destra sommata a più rotonde a servizio dei colossi della grande distribuzione.
Dapprima ipotizzata a sbalzo sul Polcevera (soluzione che avrebbe risolto gran parte delle criticità) poi, è stata realizzata accanto (sottraendo spazio) alle carreggiate veicolari a causa delle rilevazioni legate ai piani di bacino del torrente.
L’effetto è stato dirompente perché le corsie riservate ad auto e moto si sono notevolmente ristrette creando lunghe code in entrambe le direzioni, soprattutto, negli orari di punta.
All’esasperazione sempre più pressante di residenti e pendolari, la prima richiesta d’incontro estivo tra i vertici del Municipio Valpolcevera e il neo assessore alla viabilità del Comune di Genova, Emilio Robotti, espressione dell'area più a sinistra e ambientalista della squadra di governo. In quella circostanza, erano presenti anche i 5 sindaci d’alta valle. Obiettivo, un pressing per interventi urgenti sulla pista ciclabile al fine di mitigare l’impatto sul traffico.
Da lì a poche settimane, la presa d’atto che solo una quota marginale delle istanze si sarebbe realizzata perché l’iter finanziato dal Pnrr avrebbe dovuto correre verso la conclusione entro fine anno previo restituzione di oltre un milione di euro ed eventuali modifiche alla ciclabile si sarebbero realizzate solo nel 2026, ma con fondi non comunali semmai municipali.
Nel frattempo, la ripresa autunnale ha fatto peggiorare la situazione. Livore quotidiano, polemiche social, interventi in consiglio comunale, attenzione mediatica.
Tuttavia, l’assessore alla mobilità si è sempre mostrato fermo sulla propria linea, peraltro, in sintonia con quella dei comitati che avevano proposto l’opera. Nella sostanza, questi i ritornelli: c’è bisogno che la qualità di vita migliori anche in vallata, il giudizio si potrà dare solo a opera ultimata, non esistono esclusivamente le vetture, necessaria una mentalità differente.
La conferma a Telenord nell'intervista di Simone Galdi: https://telenord.it/valpolcevera-viabilita-il-municipio-sollecita-al-comune-interventi-urgenti-96164
Negli ultimi giorni, però, due prese di posizione nette, seppur con linguaggio ricercato per evitare lo scontro politico, segnano una sorta di spartiacque politico. Dapprima il Municipio Valpolcevera, poi, i 5 comuni hanno diffuso note stampa in cui emerge tutta l’insoddisfazione per la situazione con una invocazione di provvedimenti non più rinviabili.
E qui torna la mediazione democristiana che non può reggere in un territorio che è tornato a dare grande fiducia elettorale al centro sinistra dopo stagioni buie. Traccheggiare in attesa di tempi migliori, dunque, non può essere più una soluzione.
La sindaca, Silvia Salis, rischia di dover prendere una posizione e seppur edulcorata nei modi o nei tempi, formalmente smentendo simili ricostruzioni, resta un unico bivio: o con gli amministratori del territorio a trazione Pd – che lì esprime pure due consiglieri regionali, due comunali e uno metropolitano – o con il suo assessore vicino a Alleanza Verdi e Sinistra per quella larga coalizione marchio di fabbrica della prima cittadina.
Se il più a sinistra del gruppo, Claudio Montaldo da Ceranesi parla apertamente di insulto alla ragione e necessità di ridimensionamento seppur a malincuore nel buttare soldi pubblici, il navigato sindaco di Campomorone, Giancarlo Campora, a Liguria Live su Telenord, ha già tracciato la via d’uscita sul Polcevera per conto della sua sindaca metropolitana:
in poche parole, dopo 6 mesi di nulla o quasi sul tema, Campora consiglia la realizzazione in tempo zero dei punti espressi a Robotti (revisione degli spazi della ciclopedonale; aggiornamento dei tempi semaforici; interventi per agevolare la circolazione nei pressi delle rotonde; miglioramento della segnaletica; ripristino della viabilità ordinaria delle strade di sponda) e successiva preghiera laica rivolta al Monte Figogna per una mitigazione dell’irritazione generale.
In ogni caso, per Salis, è già il tempo delle scelte. Politiche.
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