Granarolo, slitta il ritorno della seconda vettura della cremagliera

di Fabio Canessa

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Problemi di sicurezza sulla galleria di Principe, operazioni rinviate a inizio aprile

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/03/180319-GRANAROLO-canessa-01_50.mp4 di Fabio Canessa Ci vorranno ancora settimane prima di vedere in servizio la seconda vettura della Principe-Granarolo, arrivata a Genova il 12 marzo dopo un tormentato restyling durato quasi 17 anni, gli ultimi passati a Caserta. E mentre la linea è tuttora chiusa per l’ennesimo guasto all’unico mezzo disponibile, slitta ancora il trasporto sulla cremagliera della carrozza gemella, ad oggi custodita gelosamente nel deposito della ditta Vernazza a Fegino. Al momento si parla di inizio aprile, o comunque entro Pasqua. In realtà non ci sono certezze perché l’iter burocratico non è ancora completato. A ostacolare le operazioni sono i problemi di sicurezza della galleria ferroviaria che passa sotto la stazione capolinea a Principe. Su via del Lagaccio dovranno stazionare complessivamente 60 tonnellate tra carrello stradale, vettura e autogrù della Vernazza. Una decina di giorni fa si sono tenuti gli incontri tecnici tra Ferrovie, Amt e la ditta specializzata. Trattandosi di un trasporto eccezionale, servono numerose autorizzazioni in deroga al codice della strada. Secondo fonti di Rfi, l’azienda di trasporti genovese si sarebbe mossa con le richieste solo a inizio marzo, anche se l’arrivo della vettura è stato programmato più volte negli ultimi mesi e continuamente rinviato. Ora i rilievi per verificare la stabilità della volta della galleria sono terminati, ma mancano ancora alcuni dettagli del piano di trasporto. Operazione fotocopia di quella del 2011, ma forse oggi l’attenzione è ancora maggiore. Le operazioni avverranno comunque in orario notturno, tra l’una e le cinque del mattino, quando cioè non passeranno treni passeggeri in galleria. Per ragioni di sicurezza sarà infatti necessario interrompere la circolazione ferroviaria durante la manovra, problema che dovrebbe riguardare al massimo un convoglio merci e mezzi da lavoro. Il carrello si muoverà da Fegino e raggiungerà le alture di Principe, qui l’autogrù solleverà la vettura e la porrà sulla linea di corsa. Il piano B, più complicato, prevede invece di posare il vagone all’altezza di via Bari. Comunque, prima dell’entrata in servizio, passeranno altri giorni tra le ultime lavorazioni e i collaudi finali. Insomma, l’odissea è tutt’altro che finita. A giorni dovrebbe tornare disponibile la vettura 1, ferma ai box per la rottura di un giunto. Continuano i disagi per i residenti di Granarolo e soprattutto per chi abita nei palazzi intermedi serviti solo dalla cremagliera, dove l’unica alternativa sono le vecchie creuse ripide e dissestate. Un’occasione persa anche per il turismo, a giudicare dal panorama mozzafiato che si gode da lassù.