Ghini, Uil Liguria: "Già tre incontri negati con la ministra De Micheli"

di Eva Perasso

"Cittadini ostaggi delle infrastrutture. Assurdo dover passare da Milano per spostarsi da Savona a Spezia"

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Ancora in attesa di una convocazione per martedì prossimo da parte degli uffici della ministra alle Infrastrutture Paola De Micheli, i sindacati liguri stanno cercando di capire di cosa si dovrà parlare. "Ancora oggi ci sono incolonnamenti e cittadini ostaggi delle infrastrutture. Noi vorremmo che si aprisse un confronto con la ministra, Autostrade, le istituzioni per capire quali siano gli argomenti e gli strumenti da mettere in campo per far sì che quel che è accaduto nelle scorse settimane non accada ancora", dichiara Mario Ghini, segretario generale di Uil Liguria, in diretta a Telenord. E rincara: "Vedere i segnali luminosi di Autostrade che dal Levante o dal Ponente dicono che per andare a Savona o Spezia si consiglia di passare da Milano è davvero un brutto biglietto da visita". 

"Siamo già a tre richieste di incontro come Cgil, Cisl e Uil Liguria alla ministra dal suo insediamento al dicastero dei Trasporti, sempre negate", spiega Ghini. "Incontro legato non solo ad Autostrade ma alla Gronda, alla diga foranea, ai trasporti in generale. C'è tutto un sistema a cui bisogna cominciare a metter mano".
 
"Il ponte è il simbolo di una città che ha saputo reagire alla disgrazia. Si è arrivati alla conclusione dei lavori in 24 mesi ma il paradosso è che ci troviamo con un gioiello della tecnologia, avremo un bellissimo ponte con intorno un sistema (il gasometro, l'elicoidale da ultimare) che lo svilisce".