Genova, taglio alberi a Brignole, centrodestra all'attacco: “Dov’è finito l’ambientalismo della giunta?”

di Stefano Rissetto

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"Solo dodici mesi fa durante l’abbattimento di alcuni alberi nella stessa zona, assistemmo a proteste furiose, catene umane, comitati sulle barricate..."

Genova, taglio alberi a Brignole, centrodestra all'attacco: “Dov’è finito l’ambientalismo della giunta?”

Il nuovo abbattimento di alberi in viale Thaon di Revel, a Brignole, (LEGGI QUI) riaccende il dibattito sul verde urbano a Genova. Se da una parte l’amministrazione in carica, con l’assessore Francesca Coppola, spiega la necessità dell’intervento per ragioni di sicurezza, dall’altra arriva il duro affondo di esponenti dell’opposizione di centrodestra, che accusano la giunta di incoerenza e ipocrisia rispetto alle posizioni espresse in passato.

Il nodo della polemica riguarda l’abbattimento, previsto per lunedì notte, di tre pini giudicati a rischio crollo secondo una perizia tecnica condotta da Aster. “Una decisione dolorosa ma inevitabile”, ha commentato l’assessore al Verde, Francesca Coppola, spiegando che “la relazione tecnica rileva un rischio concreto, aggravato dalla frequenza del passaggio pedonale nella zona”. La sostituzione degli alberi è già stata pianificata per l’autunno, con l’obiettivo di garantire il miglior attecchimento possibile dei nuovi esemplari.

Ma a riportare alla ribalta un caso simile avvenuto un anno fa è oggi la minoranza, con un comunicato firmato da Pietro Piciocchi, Mauro Avvenente, Davide Falteri, Anna Orlando e Rosanna Stuppia, che accusa giunta e comitati ambientalisti di doppio standard.

Solo dodici mesi fa – ricordano – durante l’abbattimento di alcuni alberi nella stessa zona, assistemmo a proteste furiose, catene umane, comitati sulle barricate, e l’allora opposizione – oggi al governo della città – gridava allo scandalo. In particolare, proprio l’assessora Coppola attaccava l’amministrazione accusandola di ‘tirare dritto’ senza ascoltare il territorio. Oggi, invece, la stessa operazione viene difesa e comunicata come atto dovuto”.

Secondo gli esponenti del centrodestra, il cambio di tono e atteggiamento rivela una contraddizione che mina la credibilità dell’attuale amministrazione. “Fa piacere che oggi ci si affidi finalmente al parere tecnico degli agronomi, come facevamo anche noi – prosegue la nota – ma ci chiediamo dove siano finiti l’ambientalismo militante e le proteste indignate. Le scuse per quanto inscenato lo scorso anno non arriveranno mai, ma sarebbe onesto ammettere che si trattava di una strumentalizzazione politica, non di una reale preoccupazione per il verde cittadino”.

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