Genova svelata tra fotografia e musica: il video che parla all’anima
di Giulia Cassini
Giovanni Ricciardi, Rosanna Ponsano, Marco Dragonetti e Daniela Lo Re mettono al centro la musica quale estetica (ed etica) di un nuovo Rinascimento
Su cosa si reggono la musica, la fotografia e in definitiva l’arte? La vera sfida è trovare la risposta, andare alle radici della conoscenza e riuscire, concretamente, a far dialogare il virtuale con la quotidianità, l'immagine catturata con il passare del tempo, la pagina scritta con il fluire delle note. Sono queste, in estrema sintesi, le componenti che hanno puntellato il lungo lavoro iniziato nel 2018 da Rosanna Ponsano, Marco Dragonetti, Daniela Lo Re, Giovanni Ricciardi che racchiude mille views di Genova.
“Abbiamo assemblato un video ( per visionarlo cliccare qui) con alcune foto che ci sembravano rappresentative -spiega Ricciardi- anche in questo particolare periodo, fatte in tempi non sospetti e con sveglie alle 5 del mattino. Volevamo creare un progetto per Genova e per la Cultura usando il linguaggio dell’Arte. Ci siamo espressi con la forza immediata dell’immagine fotografica e con la seduzione sonora del violoncello. Ogni scatto ha visto la luce, attraverso le lenti degli obiettivi, dalla suggestione dei luoghi e dalle vibrazioni dell’archetto sulle corde dello strumento”.
Il Maestro Ezio Bosso ha concesso l’uso della musica “Rain, in Your Black Eyes” e la magia di Genova ha completato la ricetta. "La bellezza della città è colta anche nei luoghi meno convenzionali, ma dotati di grande forza intrinseca dove affiorano naturalmente il Dna dell’eccellenza e dell’arte" spiega Ricciardi. Ne scaturisce una matassa che svolgendosi dà voce a valori quali autenticità, territorio, tradizione, competenza, connessione e trasmissione.
“Abbiamo cominciato quasi per gioco – dicono gli artisti - a fotografare il Maestro Giovanni Ricciardi in situazioni tutt’altro che 'concertistiche' e abbiamo capito, osservando la curiosità incantata delle persone verso lo strumento, che quasi nessuna di queste aveva avuto occasione di vederne o ascoltarne uno dal vivo. Abbiamo scelto simbolicamente zone emblematiche di Genova: i cantieri industriali, i bacini navali, i rimorchiatori in navigazione nel porto, i quartieri popolari, le aree inutilizzate della città che potrebbero ospitare l’Arte in ogni sua forma”.
Uno sforzo vincente, che ha colto nel segno di un bisogno latente e raramente soddisfatto. Certamente ogni uomo si nutre d’arte, ma di rado si verifica una pari opportunità di accesso ai suoi templi come ai teatri. “Chi guadagna 1000 euro al mese – afferma Ricciardi- verosimilmente non avrà le disponibilità per frequentare i luoghi deputati a veicolare l’arte, spesso elitari. A volte con i turni non ne avrebbe nemmeno il tempo. E allora ci deve essere una forma d’arte che rimanga aperta alla società”. Ecco il perché di queste “Unconventional Views of Genoa” che sono arrivate sui 1500 scatti e che, auspicabilmente, diventeranno una grande mostra.
“In questo momento storico -sottolinea tra le righe Ricciardi- resto con occhi e orecchie aperte perché sono le relazioni che ci sorreggeranno. Anche l’arte vive di connessioni e come dice l’amico Ezio Bosso il podio non serve, la musica si fa insieme”. E’ questo il vero valore della musica, non esibirsi in concerti autoreferenziali siano essi in sedi fastose o online, ma portare l’arte a chi ne ha necessità, andare tra la gente. Il bilancio migliore dell’arte è proprio questo: essere un vettore di profonda riconciliazione e felicità.
Giovanni Ricciardi, tra i tanti impegni e riconoscimenti, è anche presidente della prestigiosa Italian Cello Consort, con partener il Comune di Genova, che riunisce oltre 600 violoncellisti italiani e stranieri. Lo scopo del gruppo -ed è per questo che qui lo ricordiamo- è quello di diffondere la musica per la gente e la bellezza del violoncello con grandi reunion. "Vogliamo distribuire la musica gratuitamente per la gente - continua Ricciardi- cioè permettere alle persone di andare a sentire concerti che non prevedano costi per la popolazione utilizzando i molti sponsor e i finanziamenti pubblici per le operazioni culturali. Durante le nostre reunion vengono organizzati masterclass da importanti docenti e solisti di fama internazionale che per gli studenti sono gratuiti, dove si ha tempo per fare lezione ma anche di cenare insieme e svagarsi nel tempo libero contribuendo alla crescita culturale collettiva oltre che alla crescita personale. L’ obiettivo di Italian Cello Consort è anche quello della valorizzazione del territorio e dell’ ambiente, molti luoghi come le piazze, i teatri, le vie delle città dove le persone sono protagoniste".
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