Genova, pugno duro e chiusure di tre bar della movida ritenuti "scorretti"

di Redazione

2 min, 29 sec

L'ha deciso il sindaco. Fra i locali chiusi a Canneto il Gio.Sì che per protesta contro i ragazzi rumorosi aveva chiuso per un giorno

Genova, pugno duro e chiusure di tre bar della movida ritenuti "scorretti"

Chiusi dal sindaco di Genova per un venti giorni e in mese tre bar della movida del centro storico.

Nel mirino gli Asinell,  il Gio.Si di via Canneto il Lungo e i Due Colpi di via dei Giustiniani.

La decisione di chiudere i locali è stata presa in seguito a più contravvenzioni elevate nei mesi scorsi dalle sezioni Annona e Giudiziaria della polizia locale per il rumore provocato dai giovani clienti nella strada e perchè sono rstati serviti alcolici a minorenni.

Oltre alla chiusura (venti giorni per Gli Asinelli e un mese per gli altri due bar) gli esercizi finiti nel mirino dal Comune dovranno chiudere alle 23, pena accessoria che equivale a una chiusura visto che proprio a quell'ora i locali della movida inziano a lavorare, per rimanere aperti poi sino alle due o alle tre di notte. Differenziato anche questo provvedimento: due mesi per gli Asinelli e sei mesi per gli altri due locali.

La decisione della chiusura è stata subito contestata dai titolari del Bar Gio.Si che dopo la notte dello scorso giugno in cui decine di avventori avevano intonato cori da stadio e picchiato sulle serrande dei negozi sino all'alba, avevamo a loro volta protestato contro quegli eccessi chiudendo il bar per un giorno, con tanto di cartellone per spiegare i motivi del gesto.

Sopra c'era scritto: "Per colpa dei ragazzini che ieri sera hanno fatto casino e spaccato tutte le saracinesche dei commercianti e colleghi dei bar,  rper rispetto il bar Gio.Si questa sera rimane chiuso. Si riapre la prossima settimana e spero nella vostra collaborazione altrimenti si prenderanno altri provvedimenti nei confronti dei trasgressori. Grazie".

Un modo anche per rattirare l'attenzione su un problema sollevato tante e tante volte, tornato alla ribalta con il via libera post lockdown e la ripresa di una movida che spesso costringe centinaia di cittadini, residenti nei vicoli, a combattere contro schiamazzi e danneggiamenti ogni fine settimana e fino a notte fonda.

La chiusura dei tre locali è stata confermata a Telenord dall'assessore comunale al Commercio Paola Bordilli: "Le decisioni sono state prerse dopo agli interventi della polizia locale che hanno rilevato le ripetute irregolarità degli esercenti. Le più gravi sono state quelle di servire alcolici a minori".

Su questo però dal Bar Gio.rSi si difendono: "Noi chiediamo sempre i documenti ai ragazzi che potrebbero essere minorenni, molte volte però i ragazzi si limitano a mostrarci documenteri sul cellulare che ovviamente sono suscettibili di variazioni con il photoshop. Ma noi come facciamo a scoprire se non dicono la verità?".

I baristi aggiungono anche di avere richiesto più volte maggiori controlli da parte della polizia locale nelle ore della movida, "noi da soli non possiamo garantire l'ordine pubblico in un contesto così complesso e delicato come la mobilità del centro storico".

L'assessore Bordilli sulla questione dei documenti  è molto chiara: "Gli esercenti devono visionare solo documenti cartacei".