Genova, la FIAB: "La sospensione della ciclabile in corso Italia non è la soluzione per il traffico"
di Alessandro Bacci
La federazione: "Almeno questa volta i soliti che guardano il dito e non la luna non potranno dare la colpa alle ciclabili se stanno in coda"
"Il caso vuole che quest’anno la Settimana Europea della Mobilità combaci con il periodo del Salone Nautico che vede sempre una grossa affluenza di mezzi privati che arrivano da fuori città e che si vanno a sommare alla situazione già al collasso delle strade genovesi. Intendiamoci non abbiamo nulla contro il Nautico che costituisce un’opportunità di sviluppo per la nostra città e nello stesso vengono anche presentati progetti di sostenibilità ambientale nel mondo della nautica. Ci chiediamo però se non esista una soluzione per rendere meno impattante la mobilità automobilistica sulla città in queste giornate." Così spiega la FIAB, la federazione italiana ambiente e bicicletta, in una nota.
"I provvedimenti presi di modifica della circolazione, compresa la sospensione della pista ciclabile di Corso Italia, sembrano non avere effetto come si evince dalle notizie di cronaca di questi due giorni di Nautico: tutti allegramente in coda ad inquinare. Almeno questa volta i soliti che guardano il dito e non la luna non potranno dare la colpa alle ciclabili se stanno in coda, è evidente come la mobilità ordinaria sia d’intralcio a se stessa."
"Ci auguriamo che negli interventi previsti nel waterfront di Levante si sia considerato il problema. Dal punto di vista della ciclabilità, ci sembrerebbe di sì perché una pista ciclabile strutturata da Boccadasse all’area della Fiera in quanto intervento strutturale non potrà essere sacrificata alla motorizzazione selvaggia ma crediamo sia necessario vigilare affinché questo realmente avvenga." Conclude la FIAB.
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