Genova, la Città metropolitana vuole la comunità energetica rinnovabile

di Simone Galdi

Istituzioni ed enti locali puntano su autoproduzione e costi ridotti con le rinnovabili

La sala del consiglio metropolitano di Genova ha ospitato questa mattina il convegno dal titolo 'Partenariati innovativi per la transizione energetica, la Comunità Energetica Rinnovabile di Città Metropolitana' che ha visto la partecipazione di amministratori locali ed esperti del settore per fare il punto sul futuro della produzione e del consumo di energia, con particolare attenzione alle realtà comunali più piccole dell'entroterra. L'idea di una Cer genovese nasce con l'intento di costituire un unico soggetto giuridico per agevolare e incentivare la gestione integrata della produzione e del consumo di energia rinnovabile contribuendo anche al contrasto della povertà energetica.

 

Sistemi integrati e risparmi - "I cittadini potrebbero beneficiare di costi ridotti sull'energia e si potrebbe favorire l'autoproduzione di energia, la decarbonizzazione dei territori ed evitare le fonti energetiche più onerose - ha spiegato Maria Concetta Giardina, segretario e direttore generale della Città Metropolitana - gli impianti devono essere nuovi, quelli già in uso rischiano di cannibalizzare le Cer. L'idea è di aiutare i Comuni a realizzare impianti sovradimensionati rispetto al loro fabbisogno e contribuire a mettere a disposizione degli utenti l'energia prodotta, sistemi che si autofinanziano perché riducono il consumo. Il Pnrr sta mettendo 2,5 miliardi di euro per i piccoli Comuni, la Regione ne sta mettendo a disposizione di ulteriori".

 

Accesso ai fondi PNRR - Presente all'incontro anche il consigliere delegato di Città Metropolitana, Claudio Garbarino, che ha dato come obiettivo quelli di "fare da collegamento tra il Governo e i Comuni dell'entroterra dove i sindaci hanno sempre problematiche per l'accesso ai fondi" con l'intenzione di "creare una fondazione per costruire l'obiettivo dell'energia pulita". Andando nello specifico delle modalità di produzione di energia nel panorama locale, Garbarino ha puntato in particolare sul solare: "Possiamo produrla sulle riviere, se viene immagazzinata intelligentemente, può dare una buona parte del totale. L'idroelettrico è una possibilità, ma bisogna valutare che non sia troppo impattante per l'ambiente"

 

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