Genova, il coronavirus aumenta la povertà: boom di richieste alla comunità di San'Egidio
di Redazione
+35% nelle richieste di cibo, nella fase 2 un'ulteriore crescita del 20%
"Sono in aumento le persone che a Genova si rivolgono quotidianamente alla Comunità di Sant'Egidio a causa dell'emergenza Covid-19. Durante il lockdown il numero di richieste di sostegno alimentare è cresciuto sino al 35%, mentre l'inizio della così detta "fase due" sta facendo registrare un'ulteriore crescita del 20%". Ad affermarlo i vertici della comunità genovese di Sant'Egidio che questa mattina hanno diffuso il bilancio di due mesi di attività, da metà marzo a metà maggio, svolta anche grazie al sostegno economico di Costa Crociere Foundation con la quale è attivo un programma di supporto alla comunità genovese iniziato sei anni fa.
Dalla Comunità di Sant'Egidio segnalano un "fenomeno molto preoccupante: un aumento (+30%) dei nuovi accessi alla mensa di persone che avevano smesso di chiedere aiuto perché avevano trovato un'occupazione o che si erano sempre tenuti ai margini o all'esterno dal circuito della solidarietà". Oltre a questo, "il numero delle persone che Sant'Egidio ha incontrato per strada - nonostante i 60/80 posti reperiti dal Comune per l'emergenza Covid-19 - non è diminuito, segno del ricadere in situazioni di povertà estrema di persone che avevano trovato un precario equilibrio".
Il responsabile di Sant'Egidio Genova, Andrea Chiappori, ha parlato del "timore che, mentre si allenta il lockdown, via sia un'esplosione di fragilità sommerse difficile da arginare". In due mesi, infatti, la comunità ha erogato oltre 25.300 pasti, 6.100 pacchi alimentari. Da segnalare poi che numerosi volontari della comunità hanno seguito a casa 1.500 anziani e nessuno di questi ha contratto il coronavirus.
"La crisi legata al COVID-19 non solo sta colpendo duramente chi si trovava già in difficoltà, ma sta creando nuove situazioni di bisogno sul territorio della nostra città. Per questo, ora più che mai, abbiamo voluto ribadire il nostro sostegno alla Comunità di Sant’Egidio per la distribuzione dei pasti alla mensa di piazza Santa Sabina, la fornitura dei generi alimentari per il pasto freddo e per il progetto "Un tetto per chi non ce l'ha" per l’uscita dalla vita di strada – ha commentato Davide Triacca, Segretario Generale di Costa Crociere Foundation – La Comunità di Sant’Egidio è stato il primo progetto in assoluto sostenuto dalla nostra Fondazione, che nel corso di sei anni dalla sua istituzione ha dato vita a un totale di 28 progetti in favore di 30 mila beneficiari diretti: donne in difficoltà, anziani soli, giovani che con fatica costruiscono il proprio futuro. La nostra collaborazione è un esempio virtuoso che dimostra concretamente come la solidarietà possa produrre risultati migliori se può contare su percorsi strategici a lungo termine, in grado di unire le straordinarie capacità operative tipiche di associazioni come la Comunità di Sant’Egidio e la visione di un’azienda leader e impegnata sul territorio come Costa Crociere. Solo in questo modo è possibile fare fronte efficacemente alle situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo e produrre un cambiamento duraturo."
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