Genova, al via i lavori per il nuovo Palasport: aprirà nella primavera del 2022

di Redazione

Un’arena da 5000 metri quadrati, 94 milioni di investimento. Partita la demolizione dei padiglioni C, D ed F della Fiera

"Questo è un grande esempio di rigenerazione urbana, oggi il progetto del Waterfront Levante diventa sempre più concreto". Lo ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci in occasione della cerimonia di avvio dei lavori di riqualificazione del palasport di Genova e delle demolizioni dei padiglioni C, D ed F della fiera nell'ambito del Waterfront Levante in base al disegno di Renzo Piano. Con la benedizione dell'arcivescovo Marco Tasca, il saluto delle autorità e i primi colpi di benna i cantieri sono stati aperti "e non solo da un punto di vista simbolico" precisa Massimo Moretti, generale manager di Cds Holding. Il gruppo bresciano ha acquistato il palasport, uno degli edifici simbolo di Genova, per 14 mln e ha firmato con il Comune anche il preliminare d'acquisto delle altre aree della fiera. Qui sorgerà un nuovo quartiere della città, con canali navigabili, palazzine per turismo, uffici e residenze e, all'interno di esso il palasport.

"Penso a una nuova concezione di palazzetto dello sport - continua Moretti - non un luogo frequentato solo la domenica o il sabato per le partite ma uno spazio per tutta la cittadinanza, con negozi, punti ristoro e impianti a disposizione degli sportivi". L'obbiettivo finale è quello di realizzare un palazzo per attività sportive (omologato Coni per tante discipline fino alla serie A e con 4 mila posti a sedere ampliabili per i grandi eventi), ma con all'interno attività commerciali e di ristorazione, studi medici e centri benessere, una sorta di cittadella del fitness.

Il sindaco Bucci ha ribadito che la struttura, con i canali, sarà pronta nell'aprile 2022 mentre "per il resto del quartiere bisognerà aspettare un altro annetto". Ad aprile 2022, in realtà, sarà pronto solo il piano terra, ovvero la parte dedicata alle attività sportive. Il cantiere parte quindi dalla rimozione di spalti, vetrate e altre strutture interne all'iconico edificio. "Qui durante il picco dei lavori saranno impiegati tra gli 800 e i 1000 addetti. In un momento come quello attuale, in cui il Paese ha perso 10 punti di Pil e la crisi continua a mordere, lanciarci in un progetto così importante ci dà energia" ha concluso Moretti.

All'avvio dei lavori anche il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi. "Quando siamo subentrati nel 2017 la situazione legata a questo compendio era molto complessa anche da un punto di vista economico - ha detto -. Oggi con questo progetto dimostriamo di essere credibili. In queste ore si è abusato della parola 'costruttori', ma costruire per il futuro della città è qualcosa di bellissimo". Sempre oggi parte simbolicamente anche l'abbattimento degli altri padiglioni, che ospitavano parte della facoltà di Ingegneria e uffici della Fiera (resta ovviamente il padiglione B - Jean Nouvel). Si tratta di un appalto pubblico da 11 mln di euro e 4 mesi di lavori. Questi interventi, così come lo scavo dei canali, sono realizzati dal Comune con soldi statali, dell'amministrazione e proventi della vendita degli immobili della Fiera.