Fognini a Genova: "È un periodo negativo. Federer e Nadal? Sono unici..."
di Alessandro Bacci
1 min, 50 sec
Il tennista: "L'Inter? Incrociamo le dita, da tifoso spero di tornare a qualche successo"

Fabio Fognini ha fatto visita ai bambini dell'ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova. Il tennista ha visitato i reparti firmando palline e consegnando doni ai piccoli pazienti. Un'occasione anche per fare il punto sulla sua stagione che sta giungendo al termine, partendo dall'esperienza in Levar Cup insieme a Federer e Nadal: "Un'esperienza che non dimenticherò, molto stancante ma penso sia stata un premio per quello che ho costruito in questi 15 anni di carriera. Avere gente a lato così, è sicuramente un bellissimo ricordo che porterò con me. Bisogna conoscere Feder e Nadal, la gente parla per sentito dire. Sono due semplicissimi ragazzi che in compagnia si divertono tanto e soprattutto ti mettono a tuo agio. Sono la storia del nostro sport, ma fanno sì che tu sia in confidenza e che possa chiedere consigli. Sono unici sotto tutti i punti di vista. A prescindere dalla partita che ho giocato male, mi sono allenato bene. Vengo da un periodo abbastanza negativo perché non sto bene sia in campo e per i problemini che tutti sanno. Cercherò di stringere i denti in questo finale di stagione, una volta finita cercherò di riposarmi e tirerò le somme."
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Sull'ipotesi di operarsi: "L'ipotesi c'è, non è il momento di parlarne. Voglio ritrovare quel gioco che ho perso con quella brutta prestazione di New York. Ci sono diversi tornei davanti che possono dare tanti punti e darmi una buona confidenza per questo finale di stagione. Ho deckiso di giocarli perchè sono tornei grandi, ovviamente sono ancora in lotta per il master ed è l'unico obiettivo che mi è rimasto a fine anno. Sono tranquillo voglio solo ritrovare me stesso sia in campo che fuori."
Per l'Inter è l'anno giusto? "È ancora lunga. Da tifoso auguro alla mia squadra di tornare ai successi. La Juve ha pochissimi rivali, speriamo che si concentrino sulla Champions League e lascino qualcosa agli altri. L'allenatore c'è, incrociamo le dita. Sono stato molo impegnato, cercherò di andare qualche volta allo stadio."
Infine il tennista italiano parla anche del Genoa: "Sono anche genoano di nascita e ancora purtroppo non sono riuscito ad andare allo stadio. Andreazzoli? Non lo conosco ma tramite Mimmo (Criscito) ho saputo che ha grandi potenzialità."
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