Giovani italo-discendenti al MEI: sport e radici per la delegazione in visita a Genova

di Redazione

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I ragazzi, quattro ragazze e sei ragazzi provenienti dagli Stati Uniti, hanno potuto visitare gli spazi del museo

Giovani italo-discendenti al MEI: sport e radici per la delegazione in visita a Genova

Questa mattina il MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana ha accolto una delegazione di dieci giovani atleti italo-discendenti, tra i 10 e i 14 anni, nell’ambito del progetto “Turismo delle Radici”, realizzato in collaborazione tra MAECI e CONI. I ragazzi, quattro ragazze e sei ragazzi provenienti dagli Stati Uniti, hanno potuto visitare gli spazi del museo, soffermandosi in particolare sulla sezione dedicata allo sport, accompagnati dal servizio educativo del MEI e dalla co-curatrice Giorgia Barzetti, insieme al Delegato CONI CIE Mico Licastro.


Le giovani generazioni rappresentano un mosaico di origini italiane: radici che si estendono dalla Campania, Puglia, Lombardia e Calabria fino a Sicilia, Basilicata, Abruzzo e Liguria, con casi che intrecciano legami anche con Austria e America Latina. Un’esperienza che permette di riflettere sull’importanza della memoria e delle radici culturali, come sottolinea la sindaca di Genova Silvia Salis, evidenziando il ruolo simbolico del MEI e l’importanza di non dimenticare la storia dell’emigrazione.


Per il presidente del MEI, Paolo Masini, l’iniziativa conferma l’impegno del museo nel raccontare il ruolo dello sport nella vita delle comunità italiane all’estero, un legame che si rinnova e si trasmette alle nuove generazioni.


La visita rientra nelle attività collegate al Trofeo CONI, manifestazione multisport nazionale dedicata ai giovani tra 10 e 14 anni, che quest’anno integra esperienze culturali e territoriali, tra cui il tour “Genova e lo sport dei nostri emigrati”, realizzato in collaborazione con Italea Liguria. I ragazzi hanno potuto conoscere storie di atleti, dirigenti e club italiani emigrati all’estero, scoprendo sport tradizionali genovesi come calcio, baseball, bocce, pallapugno, pugilato e remo.


Il progetto “Turismo delle Radici”, avviato tre anni fa, permette ai giovani italo-discendenti di combinare il percorso sportivo con un itinerario alla scoperta delle terre d’origine delle loro famiglie, attraverso visite culturali, incontri con le istituzioni locali e momenti di approfondimento sulla storia dell’emigrazione.


All’interno del MEI, il percorso dedicato allo sport – inaugurato nel 2022 dall’allora presidente del CONI Giovanni Malagò – racconta come lo sport abbia accompagnato la vita degli emigrati italiani nel mondo, con contributi da Argentina, Uruguay, Brasile, Australia e Cile. Storie di club, atleti e società sportive, tra cui Juan Manuel Fangio e Nino Borsari, permettono di comprendere l’impatto globale degli italiani nello sport.

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