Festival di Nervi, étoiles e note per un'apertura da sogno

di Giulia Cassini

Grande successo per la serata inaugurale della kermesse. L'assessore comunale Barbara Grosso: "E' un grande risultato, non era scontato riuscirci"

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“Non era scontato ricominciare, abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questo risultato, per tornare a fare cultura insieme ed emozionarci” sono parole dell’assessore alla Cultura di Genova Barbara Grosso, anche se lo stupore è stato ampiamente condiviso alla prima del Festival di Nervi del 17 luglio intitolata "Duets and Solos".

Non ha disturbato all’occhio lo stuolo di sedie a distanza, anzi si è trovata una maggiore concentrazione per assistere allo spettacolo, ad un’apertura coraggiosa e raffinata che ha saputo alzare l’asticella. File composte all’ingresso, con una manifestazione di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo a ridosso dell'entrata che hanno presenziato con uno striscione di “Stato di agitazione permanente”, poi il silenzio assoluto per  godere delle note di Mario Brunello e Beatrice Rana con l’interpretazione visiva e le coreografie eseguite da sette stelle della danza riconosciute a livello internazionale: Iana Salenko, Marian Walter, Sergio Bernal, Silvia Azzoni e Alexandre Ryabko, Matteo Miccini e Hugo Marchard.

Oltre un’ora e mezza di concerto e di danza su musiche di Jules Massenet, Gaspar Cassadò, Sergej Rachmaninov, Camille Saint-Saëns, Johann Sebastian Bach, Frédéric Chopin e le iconiche variazioni sul tema della “Follia” nella trascrizione per violoncello e pianoforte di Cesare Freddi e Laura Serra che, pirotecnicamente, ben si prestano al connubio della danza, in questo caso con una grande interpretazione di Sergio Bernal e Matteo Miccini raggiungendo applausi calorosissimi. Le coreografie firmate da mostri sacri della danza hanno poi, tra l’altro, portato accanto alla tradizionale Morte del Cigno anche una moderna versione al maschile che ha saputo incantare i presenti.

Intanto a lato sui maxischermi sfilavano aforismi celebri sul tema della felicità, della leggerezza, ma anche dell’immaginazione e della serenità, mentre il silenzio assoluto del “popolo” del Festival era rotto solo in lontananza dal passaggio del treno (proprio sul più bello) o dai garriti dei gabbiani. Ottime le performance musicali e impagabili le Suites di Bach per cui Brunello è celebre: l’anfiteatro naturale dei Parchi di Nervi non ha fatto rimpiangere le sue esecuzioni in alta quota con la giusta amplificazione e con la location carica di storia oltre che di bellezza.

Amplificazione che invece all’inizio ha portato Beatrice Rana a rimodulare le sue intenzioni di colore, per cui dopo un Notturno in Do minore un po’ troppo carico soprattutto nell’inanellarsi finale, calibrata la tavolozza espressiva, ha saputo letteralmente rendere la versione migliore di sé raggiungendo un’acclamazione sul palco negli applausi di fine serata che ha superato, a sorpresa, tutti, nessuno escluso. Ottima partenza dunque per il Festival internazionale del balletto e della musica, in un venerdì 17 decisamente fortunato, con 1000 persone proprio come per l’apertura del romano “Rigoletto” di questi giorni, tanto discusso.

Tra i prossimi appuntamenti sabato 18 luglio Mario Biondi, domenica 19 luglio Beppe Gambetta e martedì 21 luglio Roberto Vecchioni. Tutte le informazioni qui