Cervo, al 57esimo Festival Internazionale di Musica da Camera arriva il jazz
di Redazione
La serata di venerdì 24 luglio con doppio turno vedrà il dialogo a tre voci raffinato del Paolo Fresu Trio
Venerdì 24 luglio al 57esimo Festival di Cervo doppio orario (20.30 prima replica e 22.30 seconda replica sul Sagrato dei Corallini), per il Paolo Fresu Trio che sarà protagonista del primo concerto jazz del Festival 2020: Tempo di Chet. Appuntamento con un trio sorprendente, un dialogo a tre voci raffinato, di grande impatto emotivo e intellettivo che si compone del suono caldo e corposo e della mente vivida e creativa di Fresu, delle linee potenti e coinvolgenti del contrabbasso di Bardoscia e del pianismo elegante e vibrante di Rubino.
Un trio inedito che si confronta con le reciproche esperienze dirette e con i diversi stili che caratterizzano i singoli musicisti; diversi ma perfettamente assimilabili e complementari. Il trio è stato voluto in questa forma da Fresu per l’avventura teatrale del progetto “Tempo di Chet -La versione di Chet Baker”, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano, diretto da Walter Zambaldi e per la regia di Leo Muscato. Tutte le musiche, composte da Fresu, sono prodotte dal trio e appaiono anche sul cd “Tempo di Chet”, pubblicato da TǔkMusic, etichetta discografica del trombettista sardo, fondamentalmente dedicata ai nuovi talenti italiani, tra cui, da diversi anni, proprio Bardoscia e Rubino.
La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l'amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un'incredibile e veloce crescita stilistica. Paolo Fresu c'è riuscito proprio in un paese come l'Italia, dove la cultura jazz era conosciuta quanto Shakespeare o le tele di Matisse, dove Louis Armstrong è stato poco più che fenomeno da baraccone d’insane vetrine sanremesi e Miles Davis scoperto "nero" e bravo ben dopo gli anni di massima creatività. La "magia" sta nell'immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua magica terra nella più preziosa e libera delle arti.
Paolo Fresu - A questo punto della sua carriera, non serve più numerare incisioni, premi ed esperienze varie che l’hanno imposto a livello internazionale e che fanno amare la sua musica: dentro al suono della sua tromba c'è la linfa che ha dato lustro alla nouvelle vague del jazz europeo, la profondità di un pensiero non solo musicale, la generosità che lo vuole "naturalmente" nel posto giusto al momento giusto ma, soprattutto, l'enorme e inesauribile passione che lo sorregge da sempre. Il presente di Paolo è – come al solito – turbinoso, degno dell’artista onnivoro e creativo che tutti riconoscono in lui.
Marco Bardoscia - Durante gli studi matura una forte passione per la musica Afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz, studia gli standards e colleziona tra l’altro esperienze musicali di vario tipo e suonando in molti festival in Europa. .Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento emesso dal Berklee College Of Music di Boston (USA) Nel 2007 pubblica il primo disco da leader "Opening" , con ospite Gianluca Petrella, e nel 2011 “The Dreamer”. Vanta collaborazioni di rilievo nel panorama jazzistico europeo.
Dino Rubino - inizia lo studio del pianoforte ma lo abbandona presto per la tromba. Nel 1998 vince il premio Massimo Urbani come miglior talento nazionale emergente. Nel 2000 viene chiamato da Furio Di Castri per il progetto “Giovani artisti d’Europa”. Ricomincia anche a studiare pianoforte. Nel 2008 entra a nel gruppo di Francesco Cafiso. Nel 2009 si diploma in pianoforte e inizia la specialistica in jazz . Nel 2011 viene chiamato da Paolo Fresu. Nel 2014 è ospite dell'Istituto di Cultura Italiano di Parigi per la rassegna "Les promesses de l'Art". Inizia a collaborare con musicisti italiani che vivono a Parigi (Aldo Romano e Riccardo Del Fra). Si trasferisce quindi a Parigi. Attualmente è attivo con il suo progetto in solo, “Roaming Heart”, e leader di “On Air Trio”, formazione con Paolino Dalla Porta ed Enzo Zirilli.
La serata si svolgerà – come tutti gli appuntamenti del cartellone – nel pieno rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da COVID-19.
Sarà un anno speciale, nel quale conterà molto la collaborazione con il pubblico del Festival: per questo gli organizzatori lo ringraziano anticipatamente.
Prenotazioni
È possibile prenotare online sul sito www.cervofestival.com e presso le agenzie accreditate. I posti a sedere sulla gradinata della Chiesa dei Corallini saranno acquistabili esclusivamente la sera dello spettacolo presso la biglietteria all’interno dell’Oratorio di S. Caterina.
Prezzi biglietti:
- Poltrone: € 40,00 – ingressi: € 25,00
- ragazzi fino ai 19 anni e studenti fino ai 26 anni: € 15,00
- bambini sino ai 10 anni e disabili: ingresso gratuito
Promozioni
- Soci FAI: sconto di € 5,00 (non cumulabile con altre categorie di sconto), sia per la prenotazione online che per l’acquisto in biglietteria.
- Residenti: sconto del 50% (non cumulabile con le altre riduzioni), sia per la prenotazione online che per l’acquisto in biglietteria.
- Turisti: sconto di € 5,00 sui posti in platea a tutti gli spettatori che avranno acquistato prodotti e servizi per un valore di almeno € 30,00 presso le attività commerciali e turistiche di Cervo nel giorno dello spettacolo. Tale sconto non è cumulabile con le altre riduzioni già previste e non è applicabile alle prenotazioni online.
Diversamente festival
È attivo il servizio di accompagnamento curato dalla Croce d’Oro di Cervo. A partire da un’ora prima dello spettacolo e fino a fine serata, i volontari saranno a disposizione in Piazza Castello, con mezzi adeguati, per agevolare l’accesso delle persone diversamente abili.
Il programma del Festival è visibile qui e sulle pagine social della manifestazione.
(foto courtesy Roberto Cifarelli)
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