Elezioni, Giuseppe Conte a Genova: "Coalizione larghissima prova che Salis è una buona candidata"

di Roli

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L'ex Premier commenta i sondaggi: "Lasciano il tempo che trovano, mi viene riferito che c'è un buon clima ed entusiasmo. L'importante è vincere"

Elezioni, Giuseppe Conte a Genova: "Coalizione larghissima prova che Salis è una buona candidata"

È quasi bonipertiano Giuseppe Conte quando fuori dal Cap di via Albertazzi a Sampierdarena sulle elezioni genovesi dice che "l'importante è vincere, se possibile al primo turno". Il leader del Movimento 5 Stelle, ex Premier, è arrivato a Genova per lanciare la campagna elettorale della candidata del centrosinistra Silvia Salis, "una buona candidata", spiega, perché è stata capace di unire una coalizione larghissima. "Noi ci metteremo del nostro, quando si vince vuol dire che c'è un progetto credibile, che la coalizione è convincente e che c'è un'interprete che dà le rassicurazioni giuste per governare questa città", dichiara.

Sondaggi, voto e trasparenza - I sondaggi per il Movimento sono in chiaroscuro: se Salis è sempre avanti rispetto al principale avversario Pietro Piciocchi, i 5 Stelle sono attorno al 4,5% delle preferenze. "I sondaggi lasciano il tempo che trovano - minimizza Conte -. Mi viene riferito che c'è un buon clima e entusiasmo, mi fa molto piacere". Poi il messaggio ai cittadini genovesi, che "si devono assumere la responsabilità di votare, di scegliere. La cosa peggiore è rimanere a casa e rifugiarsi nell'astensione pensando che siamo tutti uguali: non lo siamo e i 5 Stelle ne sono la prova. In Puglia abbiamo rinunciato ai posti in giunta quando sono subentrate questioni legali".

Proprio questa trasparenza viene sottolineata da Silvia Salis come la qualità che la fa sentire più vicina al Movimento, "un'amministrazione comunale deve comunicare cosa sta facendo e perché. Il centrodestra ha fatto del non ascolto dei cittadini la sua cifra, ogni volta che fanno una promessa sembra che non abbiano governato per 8 anni".

Referendum - Prima di rispondere alle domande dei giornalisti, Conte rilascia una dichiarazione sul referendum dell'8 e 9 giugno (abbiamo spiegato QUI i cinque quesiti su cittadinanza e lavoro), con cui ha attaccato quegli esponenti della maggioranza, soprattutto Fratelli d'Italia e Forza Italia, che hanno chiesto di non andare a votare. "Nei giorni scorsi un pensionato per il caro vita è tornato a lavorare ed è rimasto ucciso sotto una motrice - dichiara -. Aumentano i morti sul lavoro e abbiamo un Governo che non fa nulla rispetto a salari reali che si abbassano sempre più, il carrello della spesa è sempre più caro, quello dei cassaintegrati ormai è un esercito e il Governo si permette di dire di non votare al referendum. Fa annunci il primo maggio spostando soldi da una parte all'altra senza una finalità. Dice ai cittadini di non votare ad un referendum dove si chiedono maggiori tutele per lavoratrici e lavoratori, in particolare per quel che riguarda appalti e subappalti, dove si annidano varie opacità".

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