È nato il comitato “No a nuove miniere nelle valli del Levante”
di Redazione
Avviata una raccolta firme per difendere le valli Graveglia, Petronio, Gromolo e Vara
Continua a far discutere la richiesta della società Energia Minerals (Italia) srl, controllata al 100% dall’australiana Alta Zinc ltd, di ricercare rame, piombo, manganese, zinco, argento, oro, cobalto, nickel e minerali associati in diversi siti delle valli Graveglia, Gromolo, Petronio e Vara.
Si tratta di un lavoro di ricerca su una superficie complessiva di circa ottomila ettari.
Molti amministratori locali hanno espresso la loro contrarietà ad un’attività di questo tipo e proprio in questi giorni è partita dalla Val Graveglia la mobilitazione con la fondazione del comitato “No a nuove miniere nelle valli del Levante”.
“Questo territorio, che costituisce nell’insieme un’area pregevole dal punto di vista ambientale, è vocato ormai da anni a uno sviluppo economico basato principalmente sull’accoglienza turistica, sulla ricettività, sull’eno-gastronomia e su una produzione agricola di prodotti tipici sempre più orientata verso la sostenibilità e il biologico, con eccellenze riconosciute a livello internazionale”, fa sapere il neonato comitato.
I promotori del comitato spontaneo, che si dichiara “apartitico” e “apolitico”, hanno scelto come presidente Enrico Rossi e vicepresidente Sergio Circella. L’obiettivo è di far crescere il comitato anche nelle valli vicine. Per questo è iniziata una raccolta firme con l’unico scopo di fermare il progetto dell’azienda australiana e preservare il territorio dell’entroterra ligure.
“Ispra ha ricordato che, nelle miniere di metalli, agli impatti ambientali delle attività di cantiere si aggiunge la dispersione di elementi tossici, principalmente di metalli pesanti diffusi per via aerea e, soprattutto, per via chimica tramite il circuito delle acque superficiali e sotterranee - conclude il comitato - L’istituto raccomanda la conversione dei siti dismessi in presidi museali, strada peraltro già intrapresa nelle nostre vallate”.
Intanto la Regione ha avviato nelle scorse settimane un confronto con i territori interessati. L’assessore alle Attività estrattive Marco Scajola, dopo la riunione con le amministrazioni di Sestri Levante, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Maissana, Varese Ligure, Ne, ha commentato:
“Da parte dei Comuni – spiega Scajola – è emersa la richiesta di avere maggiori informazioni. Siamo al loro fianco in questa istanza, e va in questa direzione l’impegno che ci siamo presi di sensibilizzare il ministero dell’Ambiente: al momento, ogni decisione sulla possibilità o meno di avviare questa ricerca mineraria nei territori dei sei comuni è nelle sue mani”.
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