Delitto del trapano: interrogatorio dell'indagato il 10 ottobre, pm chiede incidente probatorio

di Redazione

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La pm ha ripreso in mano il fascicolo di un altro delitto, quello della merciaia Anna Rossi Lamberti, uccisa l'8 aprile 1998 a Marassi

Delitto del trapano: interrogatorio dell'indagato il 10 ottobre, pm chiede incidente probatorio

Fissato al 10 ottobre l'interrogatorio di Fortunato Verduci, carrozziere di 65 anni che vive a Genova accusato dalla procura di essere l'autore dell'omicidio di Luigia Borrelli. La donna, infermiera di giorno e prostituta di notte, era stata uccisa 29 anni fa a Genova nel basso del centro storico dove riceveva i clienti. La pm Patrizia Petruzziello ha chiesto anche l'incidente probatorio per prelevare il Dna "formalmente" e compararlo con le tracce biologiche che erano state repertate ai tempi. Il pm, dopo l'interrogatorio, chiuderà le indagini.

l carrozziere, difeso dagli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik, era stato individuato grazie al dna estratto da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine e comparata, grazie alle nuove analisi effettuate con le più recenti tecnologie e alla recente banca dati che consente di prelevare il dna ai detenuti. Il profilo era risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia, E da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico 'esatto' di quello che per l'accusa è l'assassino di Luigia Borrelli.

La procura aveva chiesto l'arresto ma sia il gip che il Riesame lo avevano negato pur confermando il quadro "granitico" degli indizi. Secondo l'accusa Verduci, ludopatico e pieno di debiti, uccise Luigia per rapinarla dopo averla picchiata brutalmente. Nei giorni scorsi, inoltre, la pm ha ripreso in mano il fascicolo di un altro delitto, quello della merciaia Anna Rossi Lamberti, uccisa l'8 aprile 1998 a Marassi. E ha deciso di fare nuove analisi sul Dna raccolto sulla scena del crimine. La commerciante fu colpita con sei coltellate, dopo essere stata presa a pugni e colpita con un oggetto in testa. La vittima forse conosceva il suo assassino perché poco prima di essere uccisa aveva bevuto un caffè con lui.