Da Masterbacc a "Paranoia in Lombardia" Francesco Baccini tra web series e nuove canzoni

di Giulia Cassini

Le chicche sul web dopo l'avventura artistica da "Swing Brothers" con Caputo nell'album "Chewing Gum Blues"

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Come ha passato l’isolamento Francesco Baccini? Come tutti, a casa, con paranoia. Solo che nel suo caso questo sentimento così ansioso e negativo ha dato ottimi frutti con il brano “Paranoia in Lombardia by Night”.  L’inizio è di quella poesia cruda che tanto strizza l’occhio al contemporaneo: “Sono qui di nuovo davanti a una bottiglia” (canta) mentre scorrono le notizie del tg e gli unici viaggi consentiti sono il libro “La via della seta” e il film “C' era una volta il West” , mentre il mitico bassotto per casa scodinzola indifferente e spegne la sua candelina incorporata nella pappa. Buona dose surreale, emozione che arriva dritta al cuore della gente tanto da far moltiplicare le visualizzazioni di giorno in giorno.

Il carattere pragmatico del jazz, in questo senso tutto americano  e i colori del blues scavalcano le scale modali e gli accordi rendendo un tappeto sonoro talmente fluido che culla letteralmente l’ascoltatore. Del resto questo tipo di musica ha da sempre un carattere di coinvolgimento psicofisico totale, quello che porta all’improvvisazione.

E con sé, lasciatemelo dire, anche quella posizione vitalistica che Hanslick definiva “Un atteggiamento di insofferenza contro ogni costrizione”.“E’ finita la serata, la canzone, la voce in un microfono marrone” recitano gli ultimi versi (video intero qui https://youtu.be/_1Zn57vbwKg ). Il brano è incluso nell’interessante album “Chewing Gum Blues” realizzato con Sergio Caputo. Da ascoltare.

"Raccontare la mia giornata in casa - spiega Baccini- non è l'unica attività del lockdown per sconfiggere la noia con l'arma dell'ironia: pensate alla mia serie sul canale YouTube (https://www.youtube.com/user/FRANCESCOBACCINI) 'Masterbacc. Le nuove Ricette' tra ingredienti e un fantasma , che sono piaciute e continuano a divertire. Sono diventato un perfetto videomaker".

Continuando la chiacchierata sempre su un registro lieve per "esorcizzare la paura" ha paragonato questi mesi al peggiore degli incubi sci-fi: "Abbiamo sperimentato globalmente cosa significhi la paura. Io ho una cugina che sta a Buenos Aires e un parente che lavora a Dubai, praticamente stesso scenario". Ne usciamo migliori? "Macchè! E' durata troppo poco e c'è la crisi di mezzo... Io riprenderò i concerti a giugno, intanto staremo a vedere".