Covid, Sileri: "Perché morire a vent'anni per un virus che puoi fronteggiare con un vaccino?"
di Alessandro Bacci
Il sottosegretario: "Nelle prossime settimane ci sarà un aumento ulteriore dei contagi, soprattutto tra i non vaccinati"
Nelle prossime settimane ci sarà un aumento ulteriore dei contagi, soprattutto tra i non vaccinati. Lo ha affermato il Sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto su R101 nel programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri "Facciamo finta che". "Ci aspetta un aumento dei casi - ha affermato - in prevalenza in coloro che non hanno fatto il vaccino, una quota saranno coloro che hanno fatto solo una dose e una quota minoritaria in coloro che hanno già fatto il vaccino. Attenzione però, quanti di questi andranno in terapia intensiva? Dipenderà dall'età e dal fatto se hanno fatto o non hanno fatto il vaccino. Prevalentemente andranno in ospedale soggetti più anziani, soggetti portatori di fragilità che non hanno fatto il vaccino. Il virus nei giovanissimi spesso passa come un raffreddore o in forma asintomatica, ma se anche fosse solamente uno in cui non passa in forma asintomatica, ma perdonate perché morire a vent'anni per un virus che puoi facilmente fronteggiare con un vaccino?".
A far correre i contagi è la variante Delta, ha ricordato Sileri. "Io temo che crescerà al pari del Regno Unito, non vedo perché l'Italia dovrebbe avere meno casi. Forse non arriveremo a 40.000, ma se anche arrivassimo a 20, 25.000 casi sarebbe un problema".
A creare difficoltà nelle vaccinazioni, ha affermato il sottosegretario, è stata anche una comunicazione sbagliata. "C'è anche una colpa, ed è quella degli enti regolatori perché non c'è stata uniformità di comunicazione all'interno dell'Europa Noi abbiamo avuto i nostri 21 problemi con i nostri servizi sanitari regionali e siamo riusciti a gestirli a fatica, figuriamoci in Europa dove tu hai un ente regolatorio europeo che ti dà un ok per un vaccino, poi hai un altro Stato il cui ente regolatorio lo blocca, poi un altro che mette un limite di età diverso da un altro ancora. Questo non ha aiutato. Quello che è mancato soprattutto per i vaccini è stata un'informazione semplice e accurata".
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