Coronavirus, Toti: "Il numero di persone che non ce la faranno è destinato a crescere"

di Alessandro Bacci

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Il governatore: "In arrivo 5 milioni di mascherine". Viale: "Dobbiamo essere forti"

Consueta conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione coronavirus in Liguria. Il governatore Giovanni Toti dopo il bollettino contenente i numeri, ha spiegato come si sta evolvendo la situazione sul nostro territorio: "Sono numeri importanti. Il dato dei deceduti è cresciuto a 91, è chiaro che il numero di persone che non ce la fanno è destinato a crescere. Stiamo cercando di correre per dare a tutti la terapia più appropiata. Siamo sicuri che i numeri cresceranno ancora, gli ospedali stanno lavorando in questo senso. Stiamo lavorando per trovare ulteriori spazi sia a Genova che fuori Genova. Oggi abbiamo preso possesso della cosiddetta nave-ospedale, speriamo che diventi uno dei luoghi di degenza con la maggiore qualità di servizi. Oggi abbiamo formalizzato un ordine di 5 milioni di mascherine chirurgiche che cominceremo a distribuire subito prima al personale sanitario, dopodichè la protezione civile le potrà distribuire speriamo già da questo weekend ai lavoratori, poi alle associazioni di categoria. Abbiamo aumentato il numero dei tamponi su tutte le categorie su cui Alisa ritiene giusto farle. Siamo ai vertici del numero di tamponi fatti in Italia. Stiamo ragionando circa l'utilizzo dei test sierologici che rilevano con l'esame del sangue il numero di anticorpi. Stiamo lavorando per mappare alcuni tamponi signifcativi sulla popolazione. Io ho letto delle relazioni sul fatto che oltre il 95% della popolazione si sta attenendo alle regole. Dobbiamo essere più scrupolosi. Alcuni sindaci hanno deciso per ulteriori misure restrittive, ritengo sia giusto."

Un breve ricordo ricco di commozione da parte dell'assessore Sonia Viale: "Un numero importante, si registra il decesso del primo carabiniere, di un rappresentante delle forze dell'ordine. Dobbiamo prepararci a essere forti, perchè in questi casi c'è la solitudine. I famigliari vivono momenti impensabili di dolore. È inevitabile non possimo farci nulla, dobbiamo essere forti."