Coronavirus, Toti: "I prossimi giorni saranno duri, tutti avranno le cure che necessitano"

di Redazione

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Il governatore: "Siamo sulla buona strada, non abbassiamo la guardia"

“Se tutto andrà bene come ci auguriamo, e ne siamo certi, la chiusura di questi giorni comincerà a dare frutti nel prossimo fine settimana. Tre giorni di sacrifici non comportano nessun miglioramento se non saremo in grado di continuare nel tempo”. Così il presidente Giovanni Toti durante il consueto aggiornamento sulla situazione coronavirus.

Oggi il numero dei decessi ha raggiunto quota 33 in Liguria, mentre i positivi al virus sono in totale 524:  “Quando vedremo che la curva del contagio comincerà a scendere tireremo un sospiro di sollievo per le nostre sale rianimazione che al momento ci sono, ma se il virus continuerà a crescere diventerà una situazione difficile. Siamo sulla buona strada ma i prossimi giorni saranno davvero duri. Non dobbiamo abbassare di un centimetro la guardia“.

"Al momento non c'è alcun cittadino ligure che non ha le cure di cui ha bisogno. Stiamo allestendo nuove sale rianimazione per essere pronti". Lo dichiara il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera nel punto stampa sull'epidemia di coronavirus. "Per il momento abbiamo a malapena le mascherine per coloro che sono in prima linea, ci stiamo attrezzando anche per una produzione autoctona ligure di mascherine chirurgiche - annuncia - La settimana prossima contiamo anche di attivare una catena logistica per rifornire la nostra Regione di mascherine professionali, tute monouso, che saranno distribuite con grande rigore, attraverso un unico magazzino in base a un ordine di importanza".

"Grazie all'impegno degli spedizionieri e degli operatori logistici domani, dopodomani e mercoledì arriveranno in Liguria carichi di mascherine provenienti dalla Sardegna e dalla Cina, ci stiamo attrezzando per creare una nostra catena logistica". Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stasera nel punto stampa sull'epidemia di coronavirus. "Dal Governo centrale per il momento sono arrivati 5 respiratori oggi da Roma. Ne arriveranno 10 entro domani, ci aiuteranno ad evitare il sovraffollamento delle sale di rianimazione".

"Al momento in Liguria abbiamo 66 posti di terapia intensiva occupati, più 20 a disposizione, ma il loro numero crescerà ancora man mano che cresce la richiesta, siamo in grado di portarli fino a 100 e ci stiamo organizzando per creare dei posti di pre terapia intensiva. Nessuno ad oggi in Liguria corre il rischio di essere privo della terapia intensiva, stiamo aiutando chi rischia di morire, a discapito degli interventi non urgenti che sono stati rinviati. - spiega - Ma le risorse non sono infinite, potremmo arrivare a un punto in cui le sale non saranno più aumentabili, perché gli essere umani e il personale sanitario sono una risorsa finita".