Consiglio regionale Liguria, nuove misure contro l’antisemitismo: maggior rigore su erogazione fondi pubblici ad associazioni 'sospette'

di Carlotta Nicoletti

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Il Consiglio regionale impegna la Giunta a vigilare su contributi e promuovere azioni concrete contro l’odio verso gli Ebrei

Consiglio regionale Liguria, nuove misure contro l’antisemitismo: maggior rigore su erogazione fondi pubblici ad associazioni 'sospette'

Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Angelo Vaccarezza (nella foto) che chiede alla Giunta di rafforzare il contrasto all’antisemitismo, anche attraverso il monitoraggio dei fondi pubblici regionali. L’obiettivo è evitare il sostegno, diretto o indiretto, ad associazioni che incitano all’odio o negano la Shoah.

Contesto internazionale – Il documento fa riferimento a una serie di risoluzioni europee e internazionali, tra cui la definizione operativa di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), adottata anche dal governo italiano nel 2020. La Liguria è stata la prima regione italiana a sollecitarne l’introduzione ufficiale.

Allarmi recenti – L’iniziativa nasce anche alla luce di un aumento preoccupante di episodi antisemiti in Europa e in Italia. Tra questi, l’aggressione verbale e le minacce di morte rivolte a un rabbino a Genova nel novembre scorso. Secondo un sondaggio globale dell’Anti-Defamation League, il 46% degli intervistati manifesta “elevati livelli di antisemitismo”.

Impegno regionale – Il testo, presentato dal consigliere Angelo Vaccarezza e approvato con l’appoggio di altri esponenti del centrodestra, impegna la Regione a due azioni principali: escludere dai contributi pubblici chi promuove odio verso gli Ebrei o lo Stato di Israele, e promuovere iniziative culturali ed educative per contrastare il ritorno dell’antisemitismo, anche nelle sue forme più subdole.

Derive ideologiche – Il documento denuncia la presenza di forme di antisemitismo mascherate da antisionismo estremo e critica l’ambiguità di certe narrazioni politiche. “La lotta all’antisemitismo è un dovere democratico, necessario per la coesione sociale”, si legge tra le motivazioni.

Le parole di Vaccarezza - “Mi sono fatto promotore di questa iniziativa – spiega Vaccarezza – perché stiamo assistendo, in questi ultimi anni, ad un preoccupante e massiccio ritorno in auge di un antisemitismo che, seppur mai completamente sopito, trova oggi terreno fertile e convinta adesione in tante parti del mondo e, purtroppo, anche nella nostra Italia, come purtroppo confermato anche dagli ultimi rapporti pubblicati di recente”.  

“Ricordo – aggiunge il consigliere di Forza Italia – che la Liguria è stata la prima Regione in Italia, nel 2020, su mia iniziativa, a fare propria la definizione operativa di antisemitismo redatta dall’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA), e che sempre il nostro Consiglio Regionale, su mia proposta, in questi anni ha approvato diversi documenti che con chiarezza e in maniera netta hanno espresso forte e chiaro il no della nostra Assemblea all’antisemitismo, no all’odio nei confronti del popolo ebraico, no al tentativo di cancellazione di Israele dalla cartina geografica”.

“Quello fatto oggi – commenta Vaccarezza – è un passo ulteriore di questo percorso, le cui tappe ho peraltro deciso di raccogliere in un libretto che è a disposizione di chiunque lo richieda. Ringrazio i colleghi di Fratelli d’Italia e della Lega che hanno sottoscritto in aula la mia mozione, così come tutti i consiglieri, di maggioranza ed opposizione, che l’hanno votata”, conclude il consigliere azzurro.

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