Confindustria Genova: “Lo Skymetro non si tocca, è essenziale per la Val Bisagno”
di Stefano Rissetto
L’associazione degli industriali interviene nel dibattito sull'opera bocciata dalla Salis: “Rinunciare al progetto significa perdere risorse e sviluppo”
Confindustria Genova scende in campo a difesa del progetto Skymetro per la Val Bisagno, appena bocciato dalla sindaca Silvia Salis. definendolo una “necessità strategica” per il tessuto economico e produttivo del territorio. L’intervento arriva in un momento delicato del dibattito cittadino, tra sostenitori dell’opera e voci contrarie che propongono soluzioni alternative.
In una nota ufficiale, l’associazione delle imprese ribadisce il proprio no all’ipotesi di accantonare il progetto del nuovo asse sopraelevato di trasporto pubblico, recentemente approvato all’unanimità dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, anche se con alcune prescrizioni tecniche.
“Rinunciare allo Skymetro significherebbe perdere finanziamenti già garantiti e azzerare un percorso avviato da tempo – scrive Confindustria –. Si tratterebbe di una grave battuta d’arresto per un’opera attesa da decenni, capace di migliorare la vita dei cittadini e la competitività delle imprese”.
Il progetto, che prevede circa 700 milioni di euro di investimenti, è ritenuto cruciale non solo per il miglioramento della mobilità urbana, ma anche per le ricadute occupazionali ed economiche che porterebbe in tutta la vallata.
Confindustria sottolinea come Val Bisagno sia priva di un sistema di trasporto moderno da oltre trent’anni, e come esista una forte domanda sia da parte delle imprese che dei lavoratori per una mobilità più efficiente. L’opera, inoltre, contribuirebbe a decongestionare l’area anche in occasione di eventi sportivi, favorendo l’accessibilità allo stadio Ferraris.
“L’eventuale ipotesi di un progetto alternativo – sottolinea l’associazione – comporterebbe la rinuncia ai fondi disponibili e un ritorno alla casella di partenza, con tempi imprevedibili e danni certi”.
Infine, Confindustria si dice “consapevole della complessità tecnica e urbanistica dell’opera”, ma ribadisce la necessità di proseguire con l’iter, adeguando il progetto alle osservazioni del Consiglio superiore. “Siamo a disposizione dell’amministrazione per un confronto costruttivo”, conclude la nota.
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