Castelnuovo Magra, al centro sociale di Molicciara l'ultimo saluto al piccolo Giulio Orsini

di Redazione

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Familiari e amici ma anche sindaco e dirigente scolastico presenti, a rappresentare un'intera comunità che si stringe attorno al 12enne morto nel sonno

Castelnuovo Magra, al centro sociale di Molicciara l'ultimo saluto al piccolo Giulio Orsini

Un ultimo saluto commovente. Il piccolo Giulio Orsini, il ragazzino dodicenne morto nel sonno nella notte tra il 7 e l'8 dicembre nel letto della sua abitazione a Sarzana, è stato salutato da una follla che ha però espresso il suo dolore con grande compostezza. Il funerale laico si è tenuto ieri pomeriggio al centro sociale di Molicciara a Castelnuovo Magra, il paese di cui la famiglia del ragazzino è originaria: Orsini è stato cremato, e le sue ceneri saranno portate all'Isola d'Elba, una terra che il bambino frequentava e amava particolarmente.

Hanno a stento trattenuto le lacrime in tanti, anche e soprattutto tra coloro che hanno voluto ricordarlo: sono intervenuti i familiari, con la sorella Bianca, il papà Fabrizio e il nonno Gabriele, ma anche gli amici che hanno voluto ricordare Giulio, un giovane sorridente, empatico, inteligente, e con una grande passione per i miti greci, che lo avevano anche portato a diventare collaboratore fisso di una trasmissione radiofonica. Tutta la comunità si è stretta intorno alla famiglia di Giulio, con la presenza del sindaco e del dirigente scolastico, ma anche di tanti cittadini che hanno scelto di stare vicino alla sua famiglia. Anche Sarzana, il comune in cui la famiglia Orsini attualmente risiede, ha scelto di salutare Giulio, ma con il silenzio: nel pomeriggio di venerdì infatti le luminarie della cittadina sono rimaste spente per lutto cittadino.

Il padre Fabrizio ha chiesto di non portare fiori alla commemorazione per la morte del figlio, e così è poi andata: le offerte sono quindi andate all'associazione sportiva “Gli Amici del Giacò”, che proprio nel centro sociale della Molicciara ha la sua sede e che si occupa di opere umanitarie nei confronti delle persone in difficoltà. Anche questa associazione si porta dietro una storia, essendo infatti dedicata alla figura di Andrea Giacomelli detto Giacò, ucciso a 37 anni per un regolamento di conti sentimentale.