Teatro Carlo Felice, il Premio Montale Fuori di Casa per la Musica va alla GOG
di Giulia Cassini
La cerimonia di premiazione con le massime autorità nella serata del 20 gennaio
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Un altro grande riconoscimento per la Gog che nella serata del 20 gennaio propone un concerto non scontato con i Solisti Aquilani, Manuel Barrueco e Cesaro Chiacchieretta.
Il programma raggruppa musiche di Mozart, Vivaldi, Respighi, Piazzolla e un pezzo importante e allo stesso tempo originale come “La via isoscele della sera” per archi di Caterina Di Cecca tratto dal verso di “Distacco” della poetessa russa Anna Achmàtova. Secondo la compositrice “Ogni elemento significativo che ha rivestito un ruolo nella nostra vita, ci accompagna e non ci abbandona più. Diventa noi stessi al punto di non essere più in grado di estrapolare la nostra essenza dalle esperienze che l’hanno forgiata nel corso degli anni”.
Un’idea di memoria che non si sedimenta, semmai si assimila, in comune proprio con il grande Montale.
Del resto questo concerto è stato scelto per l’assegnazione del Premio Montale Fuori di Casa 2020, spiegano la Presidente dello stesso Adriana Beverini e la Vice Presidente Barbara Sussi con l’assessore alla Cultura del Comune di Genova Barbara Grosso, oltre che per la qualità dei Solisti Aquilani, anche per questa esecuzione in prima assoluta.
Di seguito le motivazioni del conferimento del premio per la sezione musica: "Fondata nel 1912 dal barnabita Padre Giovanni Semeria, che nell'ambito dell'Istituto Vittorino da Feltre raccolse un gruppo di musicisti genovesi per creare un'orchestra giovanile diffondendo la musica strumentale attraverso l'organizzazione di spettacoli, dopo l'interruzione causata dalla Prima guerra mondiale, l'attività sociale e concertistica riprese con opere di Claude Debussy e Maurice Ravel. Fu questa una novità subito colta dal poeta Eugenio Montale, da sempre appassionato e praticante di musica (di cui sarà anche critico) che nel 1919 diventò socio dell'associazione, iniziando a venire regolarmente al Teatro Carlo Felice”.
Montale frequentò spesso la famiglia Costa, l’ambiente del teatro, e riuscì costantemente a fare musica anche con la propria poesia. Ecco perché, come ricordano i pregnanti interventi di Bianca Montale e Stefano Verdino, musica e poesia furono indissolubili.
Tra gli aneddoti ricordati le vicende di due ragazzi predestinati, ognuno un genio del suo campo: Giacomo Costa ed Eugenio Montale,compagni di scuola, appassionati di musica, in un sodalizio intellettuale nonostante fossero allora ventenni dove spiccava anche Esterina Rossi, vera e propria musa.
Nel XXIV anno Sociale il Premio Montale Fuori di Casa dà così rilievo all’impegno della Giovine Orchestra Genovese che alimenta un pubblico straordinariamente elevato e di competenti oltre a formare le nuove generazioni con programmi sempre nuovi e straordinari musicisti di chiara fama, come ha ricordato anche il direttore artistico GOG Pietro Borgonovo insieme al Presidente GOG Nicola Costa con dati alla mano e con la pubblicazione sui cento anni della Giovine Orchestra Genovese.
Il Premio Montale Fuori di Casa si è avvalso della sponsorizzazione MSC Crociere, grazie alla quale realizza eventi a Genova e a Napoli, due importanti città di quel Mediterraneo a cui Montale dedicò il suo famoso poemetto.
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