I segreti del Barbiere di Siviglia al Teatro Carlo Felice

di Giulia Cassini

Presentati alla Feltrinelli il cast e le note di regia dell'opera in scena a Genova dal 15 al 21 gennaio

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Gioachino Rossini è sinonimo di una particolare cifra stilistica, un gusto nuovo all'epoca dispensatore di felicità come accade per uno dei suoi lavori più celebri, "Il Barbiere di Siviglia" che andrà in scena al Teatro Carlo Felice di Genova dal 15 al 21 gennaio.

Tutti conoscono le girandole del pettegolezzo, i cambi di ritmo delle scene dominate dal servo Figaro e dal Conte d'Almaviva, e le arie più dirompenti anche nella vena drammatica come “Calunnia” di Don Basilio e l'esplosiva “Mi par d’essere con la testa in un’orrida fucina”.

Il pubblico di appassionati, sempre presente alla rassegna "Un pomeriggio all'Opera" presso la Feltrinelli di Genova, lo accosta anche , nel cassetto dei ricordi, al film di genere musicale del 1946 con Tito Gobbi, Italo Tajo, Ferruccio Tagliavini, Nelly Corradi, Natalia Nicolini, Vito De Taranto e Nino Mazziotti.

La conferenza moderata da Massimo Pastorelli ha riunito buona parte del cast dalle voci Annalisa Stroppa e Paola Gardina (Rosina), Alessandro Luongo (Figaro), Giorgio Giuseppini (Don Basilio), Paolo Bordogna (Don Bartolo), dell'assistente alla regia Marco Castagnoli e del direttore d'orchestra Alvise Casellati per far assapopare in anteprima ai genovesi lo spirito di questa rappresentazione. 

"Figaro mi induce ad essere sempre presente - ha spiegato tra gli applausi Alessandro Luongo- è una cosa che sento tanto nel terzetto alla fine, dopo il temporale. In un certo senso il mio personaggio è sempre un po' un intruso, a fin di bene, ed è la chiave che adopero per 'protagonistizzarmi', consentitemi questo neologismo. Questa è un'opera tanto famosa quanto difficille per il rigore, l'agilità. E' delicatissima, vanno creati i giusti equilibri. E far divertire il pubblico nel rigore non è certo semplice".

Annalisa Stroppa è molto amata dai melomani, basti pensare al suo sterminato palmares. Solo nel 2019 ha aperto come Adalgisa in Norma presso la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera e  come Rosina ne Il Barbiere di Siviglia presso la Staatsoper Unter den Linden di Berlino oltre ai  debutti nel ruolo di Niklausse ne Les Contes d'Hoffmann al Teatro San Carlo di Napoli e di Zerlina in Don Giovanni al Théâtre Antique di Orange, solo per citarne alcuni. Tra le tante altre interpretazioni a cui il suo pubblico già l'associa, un esempio tra tutti Suzuki di Madama Butterfly. "E' il bello del nostro lavoro misurarsi in parti completamente differenti tra loro, il segreto forse è quello di portare un pezzo di noi, della nostra personalità. Ad esempio in questa Rosina sono sognatrice perchè è la mia indole" ha risposto alle domande del pubblico. Già su una passata interpretazione di Rosina Fabio Larovere scriveva "La sua è stata una prova convincente anzitutto dal punto di vista vocale. Annalisa Stroppa vanta infatti una bella voce da autentico mezzosoprano, dal colore scuro e vellutato, omogeneo in tutti i registri e dal volume ampio e timbrato. Bravissima nelle agilità, è anche un'attrice convincente". Un'ulteriore prova a Genova, dopo le tourneé in Europa e nel mondo di uno dei suoi ruoli più cari per  un totale di già 48 recite del Barbiere su 12 produzioni diverse: "Ho toccato i  diversi lati del personaggio a seconda delle differenti bacchette dei suggerimenti registici, per cui a portarla nuovamente in vita non ci si abitua mai, semmai è sempre una sfida".

Nota voce del cast di alternanza Paola Gardina, brillante cantante lirica. Già agli inizi del suo luminoso percorso ha vinto il concorso internazionale Toti Dal Monte 2003 per Cenerentola (Tisbe) e As.Li.Co. 2005 per Le Nozze di Figaro (Cherubino) diventando famosa fin dalle prime prove importanti, da Faust (Siebel) di Gounod al Festival di Ravenna Festival, da I Capuleti e i Montecchi (Romeo) a Piacenza e poi Como, Brescia, Ravenna e Lucca con l’orchestra Cherubini; quindi Manon Lescaut (il Musico) al Regio di Torino; La Cenerentola (Tisbe) e Cavalleria Rusticana (Lola) al Teatro Carlo Felice di Genova; Maria Stuarda a Lyon, Parigi (Champs Elysées) ed alla Scala di Milano; Carmen (Mercedes) allo Sferisterio di Macerata, facendo qualche esempio.
"Cerco di portare in scena la mia personalità e il mio modo di cantare. La mia Rosina ha i piedi un po' più per terra, è meno dolce, quasi niente direi, più combattiva e puntigliosa. Non ha voglia di girarsi dall'altra parte, ma di dimostrare una certa fermezza".

Direttore d’Orchestra,  Alvise Casellati
Regia, Filippo Crivelli
Scene,  Emanuele Luzzati
Costumi, Santuzza Calì
Luci, Luciano Novelli
Assistente alla regia, Marco Castagnoli
Assistente ai costumi, Paola Tosti

Allestimento Teatro San Carlo di Napoli

Coro e Orchestra del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro, Francesco Aliberti
Maestro ai recitativi, Sirio Restani


Personaggi e interpreti principali

Figaro, Alessandro Luongo /Daniele Terenzi (16-18)/Sundet  Baigozhin (21)
Rosina, Annalisa Stroppa /Paola Gardina (16-18-21)
Il Conte di Almaviva,  René Barbera/Francesco Marsiglia (16-18-21)
Don Bartolo, Paolo Bordogna / Misha Kiria (16-18-21)
Don Basilio,  Giorgio Giuseppini /Gabriele Sagona (16-18-21)
Berta, Simona Di Capua
Fiorello, Roberto Maietta