Carlo Felice, l'ex sovrintendente Orazi querela Romeo, Alfonso e il sindacato Snater
di M.C.
L’ex sovrintendente respinge ogni addebito e denuncia una campagna diffamatoria che avrebbe danneggiato la sua immagine
Claudio Orazi ha depositato una querela alla Procura di Genova contro le accuse di esponenti politici e sindacali in merito alla sua gestione del Teatro Carlo Felice.
Querela depositata – Il 31 luglio 2025, Claudio Orazi, già sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, ha formalizzato una querela presso la Procura della Repubblica del capoluogo ligure. Nel mirino le affermazioni ritenute diffamatorie e rese pubblicamente dal consigliere regionale Federico Romeo (Pd), dalla consigliera comunale Donatella Alfonso (Pd) e dalla segreteria regionale del sindacato Snater Liguria.
Accuse respinte – Nella querela, Orazi respinge con decisione ogni accusa e illazione in merito alla propria gestione dell’ente lirico, rivendicando la trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche, l’adozione di misure a tutela della sicurezza del personale e la legittimità – anche sotto il profilo dell’opportunità – dell’acquisto di un nuovo magazzino al centro della controversia.
Contenuti diffusi – Secondo quanto evidenziato dall’ex sovrintendente, le accuse sarebbero state diffuse attraverso social network, interventi politici e rilanci da parte di alcune testate giornalistiche, contribuendo a creare un clima di sospetto ritenuto infondato e sfociato in una campagna denigratoria che lo ha spinto a ricorrere alle vie legali.
Dichiarazioni – “Ho sempre svolto il mio incarico con la massima trasparenza, correttezza e nell’interesse esclusivo della Fondazione – ha dichiarato Orazi –. Le affermazioni che sono state diffuse, oltre ad essere totalmente infondate, danneggiano gravemente la mia persona ma anche l’immagine e la credibilità di una delle più importanti istituzioni culturali italiane quale è il Teatro Carlo Felice di Genova. Ho agito legalmente soprattutto per il teatro e per tutti quei lavoratori, che rappresentano la maggioranza, che hanno creduto e condiviso un progetto di risanamento ed una visione per il futuro. Ma anche a tutela dei valori istituzionali per i quali ogni proposta e decisione è stata sempre responsabilmente elaborata, discussa e approvata dagli Organi di Indirizzo e di Controllo. Come sarebbe stato facilmente riscontrabile consultando gli atti della Fondazione”.
Replica politica – Contattata da Telenord, la consigliera comunale Donatella Alfonso ha commentato: “Compito di un eletto è anche accertare, per il suo compito di sindacato ispettivo, la regolarità degli atti pubblici, a tutela dei cittadini tutti. Per questo si portano in aula interrogazioni e interpellanze. È il nostro lavoro politico”. Federico Romeo ha aggiunto: "“Mi sono limitato, insieme alla collega Alfonso, a svolgere il nostro dovere ispettivo nelle aule consiliari, chiedendo chiarimenti su una vicenda di rilevanza pubblica. Abbiamo dato voce alle perplessità espresse da molti lavoratori, ponendo domande legittime e doverose. Ringrazio per le numerose espressioni di solidarietà che, insieme alla collega, stiamo ricevendo in queste ore, continueremo a esercitare il nostro ruolo istituzionale con la serietà e il senso di responsabilità che da sempre ci contraddistinguono".
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