Carige, nel terzo trimestre il recupero della redditività accelera
di Redazione
La perdita nel terzo trimestre è di 24,1 milioni, in netto miglioramento rispetto ai primi cinque mesi di gestione ordinaria (97,8 milioni)
Banca Carige nel terzo trimestre accelera sul percorso di recupero della redditività, segna una perdita di 24,1 milioni, con un trend mensile in miglioramento rispetto ai primi risultati della gestione ordinaria che nei 5 mesi tra febbraio e giugno avevano visto una perdita di 97,8 milioni. E' quanto emerge da una nota dell'istituto. Accelerano i ricavi con un margine di interesse che cresce del 39,6% e commissioni dell'8,5% rispetto al secondo trimestre.
L'aggravamento dell'emergenza sanitaria delle ultime settimane e le nuove misure di progressivo confinamento della popolazione "impongono importanti cautele - spiega Carige - circa la prevedibilità di mantenere un analogo andamento nel quarto trimestre 2020, che potrebbe anche discostarsi in modo significativo dai dati del terzo, così come - per contro - gli investimenti informatici e il riassetto organizzativo, annunciati a ottobre e previsti per il primo trimestre 2021, potrebbero contribuire a nuove e ancor più significative accelerazioni nel recupero della redditività nel corso del prossimo esercizio".
Il coverage medio di portafoglio si attesta al 49,3% (51,1% inclusi write-off) e l'npe ratio lordo e netto sono rispettivamente al 5,3% e al 2,8%. Circa l'83% del portafoglio impieghi è classificato, sottolinea Carige, con rating elevato (eccellente, buono, medio) e larga parte ne è garantita (95% circa per i privati, 46% circa per le imprese). "In una condizione di difficoltà estrema derivante dal contesto esterno, il risultato del terzo trimestre conferma ancora una volta la grande forza e il valore delle donne e degli Uomini di Carige - dichiara l'Ad Carige Francesco Guido -. Dimostra inoltre la forte intensità del legame che unisce la banca con la sua clientela e il suo territorio. Abbiamo ben chiara la nostra responsabilità nel rispettare la fiducia concessa dai nostri clienti attraverso capacità, velocità di servizio, mettendo a disposizione qualità crescenti e di massimo livello ed è in questa prospettiva che proseguiremo con estrema determinazione".
Negli otto mesi di gestione ordinaria del 2020 Carige segna perdite per 121,9 milioni, con un margine operativo lordo negativo nel terzo trimestre per 1,1 milioni. Le rettifiche di valore nette su crediti verso banche e clientela sono di 58,6 milioni (57,7 verso clientela) e scontano svalutazioni forfettarie incrementali per l'incorporazione degli scenari macroeconomici peggiorativi connessi alla pandemia di covid-19 per 25 milioni di euro. Gli accantonamenti a fondo rischi, pari a €11,7 milioni (€5,5 milioni nel trimestre), sono principalmente riconducibili a potenziali oneri relativi ad indennizzi che il gruppo potrebbe essere chiamato a sostenere per il mancato raggiungimento di target commerciali contrattualizzati, resi ancora più sfidanti dalle incertezze connesse alla pandemia Covid-19, a indennizzi connessi a cessioni di crediti deteriorati e a oneri relativi al programma di chiusura delle filiali (€1,7 milioni). Le imposte sono negative per 17,3 milioni, con la banca che in continuità ha deciso di non iscrivere a bilancio nuove imposte differite attive basate sulla redditività futura. L'impatto di tale politica sul risultato è stato pari a circa 44 milioni, per un monte complessivo di Dta non iscritte pari a 404 milioni al 30 settembre 2020.
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